Volontariato

Finanziaria, i “paletti” di Ferrero

"Non faremo cadere il Governo, bisogna trovare un accordo. Ma la spesa sociale va aumentata, introducendo, per esempio, il fondo per la non autosufficienza"

di Redazione

”Sono molto d’accordo con il ministro Bersani. Non ci sara’ un altro ’96. Il governo ha l’obbligo di non cadere, quindi di trovare un accordo. Ma tutti hanno anche l’obbligo di trovare una mediazione”. Lo dichiara in un’intervista a ‘L’Unita” il ministro alle Politiche sociali, Paolo Ferrero. Il punto di mediazione non e’ certo ”una Finanziaria da 30 miliardi, che inevitabilmente significherebbe tagliare la spesa sociale. Sarebbe eccessiva e iniqua – aggiunge il ministro di Rifondazione comunista-, non congrua con il programma dell’Unione. Una manovra troppo pesante, il Paese non la reggerebbe”. E sull’annuncio di Prodi riguardo a un’intesa con le ali radicali della maggioranza e con i sindacati, Ferrero taglia corto:”A me non risulta”. ”Nessun accordo su queste basi – puntualizza -. L’Unione non e’ solo una rappresentanza politica, ci sono i partiti, il programma e la nostra gente, il mondo sociale di cui tener conto. C’e’ chi parla di 22 miliardi di tagli e 8 entrate: questo avrebbe un effetto recessivo sull’economia, e un effetto negativo sulla distribuzione dei redditi”. Sui tagli alla spesa pubblica agginge: ”Si puo’ razionalizzare, ma agendo col bisturi e non con la mannaia, per intervenire sugli sprechi effettivi, sui potentati economici. Per essere chiari: se si riduce la spesa complessiva, non e’ affatto detto che si eliminano gli sprechi e i privilegi invece dei servizi”. ”La spesa sociale va aumentata – conclude -, ad esempio per l’istituzione di un fondo nazionale per le non autosufficienze. Altrimenti, l’allungamento della vita media diventa un dramma per tutti coloro che hanno anziani di cui occuparsi”.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA