Mondo

Darfur: protesta contro l’Onu

I manifestanti hanno preso di mira, lanciando alcune pietre, gli uffici dell’Onu a Nyala e le sedi di alcune organizzazioni non governative

di Emanuela Citterio

Il Sudan rifiuta il dispiegamento delle forze Onu in Darfur, teatro dal febbraio 2003 di un conflitto che ha causato una grave crisi umanitaria. Almeno 10.000 persone hanno partecipato ieri a una grande marcia di protesta tenuta a Nyala, capoluogo del Darfur meridionale, uno dei 3 stati che compone l?omonima regione occidentale sudanese. Secondo fonti dell’Onu riportate oggi dall’agenzia Misna, i manifestanti hanno preso di mira, lanciando alcune pietre, gli uffici dell?Onu a Nyala, ma anche le sedi di alcune organizzazioni non governative (ong). Al termine della manifestazione, l?attuale governatore(Wali) del Darfur meridionale ha consegnato al rappresentante locale delle Nazioni Unite un documento di protesta in cui il governo e la popolazione della provincia affermano ?il rifiuto completo della risoluzione 1706 del Consiglio di Sicurezza che stabilisce il dispiegamento di forze internazionali in Darfur?. Il presidente sudanese Omar Hassan el Beshir, intervenendo ieri a un comizio nella città di Kassala, si è detto pronto a indire elezioni presidenziali e legislative il prossimo autunno ?per conoscere le scelte del popolo sudanese?. ?Sono pronto a rimettere il potere nelle mani del popolo sudanese che mi ha eletto, ma non lo rimetteremo mai in quelle di Bush o Blair? ha detto Beshir. Il mandato della missione dispiegata in Darfur dall?Unione Africana scadrà a fine settembre. E in base alla risoluzione approvata nei giorni scorsi dal Consiglio di Sicurezza, i caschi blu dovrebbero rilevare il mandato degli osservatori africani.


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