Volontariato

Scuola: 430mila stranieri in classe

Quasi 150 mila gli alunni di tradizione islamica. Dati del Ministero della pubblica istruzione

di Redazione

Sono 430.000 e rappresentano quasi il 5 per cento della popolazione scolastica complessiva. Sono gli alunni a cittadinanza non italiana previsti per l’anno che sta per iniziare. I dati provengono da un’indagine del Ministero della Pubblica Istruzione e registrano una crescita al ritmo di 60.000/70.000 unita’ all’anno, in base a quanto osservato durante l’ultimo triennio 2003/2005. Rispetto agli altri Paesi europei l’Italia con il suo 4,8 per cento mostra la percentuale piu’ bassa, specie se paragonata al 23,6 per cento della Svizzera, al 15 per cento dell’Inghilterra, al 13 per cento dei Paesi Bassi e al 10 per cento della Germania. Situazione simile solo in Francia, con un 5 per cento dovuto pero’ alla politica di assimilazione scelta dal governo d’oltralpe, e in Spagna con il 5,7 per cento e il Portogallo al 5,5 per cento. Centonovantuno sono invece le nazioni rappresentate sui banchi di scuola. Crescono in particolare gli alunni con cittadinanza dell’Est europeo come Romania, Ucraina e Moldavia: la prima, ad esempio, e’ passata in due anni dal 9,7 per cento al 12, 4 per cento. In leggero calo, invece, la presenza di studenti originari di Albania e Marocco che scendono rispettivamente dal 17,7 per cento al 16,3 e dal 14,9 per cento al 14. Gli allievi a cittadinanza non italiana provenienti da paesi a tradizione islamica, precisa inoltre la nota del Ministero, rappresentano solo un terzo del totale degli alunni stranieri sul nostro territorio, circa 140/150mila. Disomogenea, invece, e’ la distribuzione degli studenti stranieri lungo la penisola. Considerando l’incidenza, ovvero il rapporto tra alunni non italiani e popolazione scolastica complessiva all’interno di ciascuna regione, l’Emilia Romagna raggiunge il 9,5 per cento mentre sull’8 per cento si attestano Lombardia, Veneto e Marche. Un modesto 1 per cento si registra in Sicilia e Campania. Se si prende, al contrario, in esame il peso percentuale di ciascuna regione sul totale della popolazione scolastica con cittadinanza non italiana, la Lombardia accoglie un quarto del totale degli alunni stranieri in Italia con una percentuale del 24,6. Nonostante le grandi dimensioni e una folta popolazione scolastica totale, Campania e Sicilia restano ferme anche qui a un modesto 2 per cento. Restringendo il confronto ai comuni capoluogo con la piu’ alta incidenza di alunni stranieri, il primo posto spetta a Milano con il 12, 7 per cento, mentre Torino, con l’ 11, 2 per cento, si aggiudica il primo posto per la piu’ alta crescita in un anno con un aumento del 2,7 per cento. In termini di provincia e’ invece Mantova a mostrare la percentuale piu’ alta: il suo 11, 9 supera infatti Piacenza con l’11, 8 e Reggio Emilia con l’11, 5. I monitoraggi condotti sui corsi di Educazione degli Adulti (Eda) frequentati da stranieri e volti all’apprendimento della lingua italiana e all’acquisizione di un titolo di studio di base, mostrano un 70,8 per cento al Nord, un 21, 5 per cento al Centro e solo un 7,7 per cento al Sud. La licenza media e’ l’obiettivo prevalente, pochi infatti sono gli iscritti a corsi per il diploma di istruzione superiore o di qualifica, circa 4031 sul totale. Gli stranieri che scelgono comunque di proseguire gli studi danno la preferenza a istituti professionali (40,6 per cento), a istituti tecnici, che registrano un lieve aumento dal 37,6 al 37,9 per cento e infine ai licei, che anzi quest’anno mostrano un calo delle presenze straniere passando dal 19 per cento al 18,6 per cento.


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