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Nazionale cantanti, arriva capitan Ruggeri
E' stato eletto allunanimità e ora raccoglie limportante testimone di Gianni Morandi. Qui ci racconta quali saranno le sfide di settembre, i progetti futuri e lo schema di gioco
E’ stato eletto all’unanimità («tranne il mio voto, che è andato a Luca Barbarossa») e si dice «molto orgoglioso e consapevole dell?onore, e dell?onere, che questo comporta»: Enrico Ruggeri è il nuovo presidente della Nazionale italiana cantanti.
Il cambio della guardia con Gianni Morandi, che per anni è stato in prima linea alla guida della squadra più amata dagli italiani, è avvenuto durante l?assemblea associativa dell?8 luglio scorso, che ha rinnovato anche i membri del consiglio direttivo in cui figurano Luca Barbarossa, Paolo Belli, Andrea Mingardi e Paolo Vallesi. «Al di là degli incarichi, la Nic resta una realtà in cui il lavoro di squadra è fondamentale», commenta Ruggeri. «C?è un gruppo di persone che attualmente risulta molto impegnato su diversi fronti, dai membri del consiglio fino allo stesso Morandi e Mogol, sempre prodigo di consigli e importanti indicazioni».
La squadra, non a caso, è già pronta ad affrontare un settembre denso di appuntamenti: il 5 settembre a Parma si tiene la partita ?Nic e Tommy nel cuore?, dedicata al ricordo del piccolo Tommaso Onofri, che il 6 settembre avrebbe dovuto compiere due anni. «Assieme ai genitori di Tommy daremo il via a un?iniziativa dedicata all?infanzia», spiega Ruggeri, «che prevede la nascita di una fondazione dedicata al piccolo». Con il ricavato della partita verrà acquistata una ambulanza pediatrica per l?ospedale di Parma, con il nome ?Tommy nel cuore?. Ancora, la Nic giocherà il 21 settembre a Piacenza nell?ambito di un importante convegno internazionale dedicato alle donne, «e il 30 settembre allo stadio Heysel di Bruxelles», annuncia il neo presidente, «per testimoniare, proprio nel suo teatro più tragico, che il calcio può essere anche un serbatoio di valori positivi ed elemento di aggregazione per le famiglie».
Campagne di grande respiro e, contemporaneamente, sostegno del territorio: è questa la ricetta che da più di vent?anni la Nazionale cantanti porta avanti con le sue iniziative. «Abbiamo sempre scelto questa via di mezzo», spiega Ruggeri, «facendo sì che circa la metà dell?incasso andasse a grandi progetti e l?altra metà al sostegno del territorio e della comunità che si mobilita nel corso di ogni partita. Infatti non c?è solo la raccolta fondi: per noi la partita inizia giorni prima, andando in città e nelle scuole e facendo un lavoro di sensibilizzazione».
Sono due i progetti internazionali in fase di completamento da parte della Nic: «Il primo, che ci è stato segnalato da Richard Gere, è a favore dell?identità e dei profughi del Tibet», dice Ruggeri. «Nel silenzio mondiale, questo paese sta vivendo una sottile tragedia: l?intervento del governo cinese mira ad azzerare, attraverso turismo di massa e globalizzazione, l?identità culturale di un intero popolo. Niccolò Fabi è stato sul posto e ha portato a casa una grande testimonianza». C?è poi un importante intervento a favore dei bambini dell?Ucraina, che è stato proposto dal giocatore Andry Shevchenko.
«All?interno della Nic ciascuno è sensibile a determinati temi ed è pronto a portarli avanti: purtroppo dobbiamo fare delle scelte e programmare gli interventi», spiega Ruggeri che, proprio nel mese di giugno, è diventato testimonial della nuova campagna Vidas. «Un?iniziativa che ho intrapreso a titolo personale», dice, «ma che mi appassiona perché rappresenta una sfida: quella di far capire al pubblico che c?è un pieno diritto al sostegno e alla solidarietà anche negli ultimi giorni della propria vita. Poi sono profondamente toccato dal dramma dei minori che in certi luoghi del mondo, come nei paesi dell?Est Europa, vivono in condizioni molto critiche». Di loro Ruggeri parla nella canzone Fiore della strada. Ed ora si prepara a scendere in campo con gli amici della Nic.
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