Welfare

Indulto, chi vorrebbe la galera per sempre

Caro Direttore/ In molti ci hanno scritto per ringraziarci dell’opera di vera e propria controinformazione fatta da Vita in occasione dell’indulto...

di Riccardo Bonacina

Caro direttore, mi permetto di inviarle queste righe perchè anche lei sappia come si vive nelle carceri,e la prego ,data la situazione ,di mantenermi l?anonimato. Io sono, chiaramente ,una vittima della malasanità carceraria,come tanti altri ,attualmente detenuto presso il centro clinico di Opera( mi). Affetto, da anni ,di depressione fobica con crisi di panico ed ansia ,ho avuto durante tre carcerazioni di pochi mesi due ictus, un aneurisma aortico ed un?emoraggia interna della succlavia destra; tutto questo mi ha lasciato emiplegico dalla parte sinistra e inabile a compiere le più normali azioni della vita (sono invalido al 100% con accompagnamento ). Quando ho subito l?operazione al cuore, non mi è stato concesso alcun differimento pena, ma sono stato riportato subito in carcere per essere poi inviato agli arresti domiciliari dopo due mesi senza assistenza e senza cure. Si parla tanto di giustizia, se ne è sparlato a proposito di indulto. Mi chiedo, ma perchè i giornali non vanno a fondo del problema e si limitano a parlare di sovraffollamento? lettera firmata, Cdt Opera (Milano) Caro direttore, se dovessi capire gli effetti dell?indulto da quello che dicono giornali e televisioni, avrei l?impressione che si stiano per mettere in libertà detenuti che non sarebbero mai più usciti dal carcere. Invece usciranno, un po? prima, persone che sarebbero uscite, in ogni caso, entro un paio d?anni. Quindi, invece che fare la solita demagogia da quattro soldi, bisognerebbe chiedere alla famosa mamma, quella ripresa da tutti i media per la sua lettera al Guardasigilli a proposito del figlio tossico che una volta in libertà sarebbe tornato a minacciarla: ?Cara mamma, ma tuo figlio cosa avrebbe fatto fra sei mesi??. Questo vale però solo se non avete deciso di tenere in prigione tutti per sempre. Ne approfitto per ringraziarla e ringraziare la redazione per la capacità di racconto del pianeta carcere che continuate a dimostrare. Anche in questa occasione. Claudio Giusti, Forlì risponde Riccardo Bonacina Carissimi, in molti ci hanno scritto per ringraziarci dell?opera di vera e propria controinformazione fatta da Vita in occasione dell?indulto. Pubblichiamo qui una lettera che ci arriva da dentro il carcere, da Opera (Milano). Si tratta dell?ennesima denuncia sul disastro sanitario dentro le galere italiane. E la lettera di un lettore che stigmatizza la linea tenuta dalla cosiddetta ?grande informazione? sull?indulto. Una linea all?insegna dell?allarmismo più becero e del ?tutti in galera, per sempre?. Sia nei giorni precedenti il varo della legge che nelle settimane seguenti.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA