Welfare

Rimini, appello per il recupero in carcere

Il documento della Compagnia delle Opere presentato al Meeting di Rimini

di Antonietta Nembri

Da Rimini L?indulto, un provvedimento necessario come gesto di umanità clemenza e carità, può diventare anche occasione di ricostruzione. Lo spunto dell?indulto cioè deve diventare trampolino di lancio per migliorare concretamente la situazione anche all?interno delle carceri altrimenti l?atto di clemenza rischia di ridursi a un intervento senza prospettiva. Oggi l?80% delle persone che escono senza un percorso di rieducazione, di inserimento al lavoro, ritorna a delinquere e perciò ritorna in carcere. Bisogna considerare che un 1% di recidiva corrisponde a circa 50 milioni di euro ogni anno Nei progetti basati sulla rieducazione e l?inserimento al lavoro invece questo valore scende sotto al 5%. Chiediamo a tutte le realtà sociali rilevanti nel nostra Paese di unirsi in questo impegno comune per il lavoro per le carceri. Chiediamo alle autorità competenti un intervento straordinario in favore di chi opera per la rieducazione e l?inserimento al lavoro. Lo riteniamo un investimento fondamentale importante sotto il profilo umano (i detenuti sono figli di questa nostra società) sia sotto il profilo sociale per non ritrovare la realtà delle carceri taliane, di qui a breve, nelle stesse condizioni. E? questo il testo dell?appello per il recupero in carcere della CdO lanciato oggi dal Meeting di Rimini che ha avuto l?adesione del sottosegretario alla Giustizia Luigi Manconi e la firma di ?Mario Mastella?, il ministro alla Giustizia che ha partecipato a un incontro dedicato proprio al tema Il lavoro nelle carceri ha dichiarato che come Clemente Mastella, titolare del dicastero non lo potrebbe fare. Piena adesione anche da parte del magistrato di sorveglianza di Padova, Giovanni Pavarin che con Mastella e Andreotti è stato protagonista dell’incontro che ha presentato l’esperienza della cooperativa Giotto di Padova del consorzio sociale Rebus che dal 1991 opera nel carcere padovano. Questo appello si accompagna anche a una serie di proposte di emendamenti che stanno girando tra gli operatori del settore, il mondo dell?associazionismo e della cooperazione sociale legato al carcere e che riguardano la legge 381, la Smuraglia, la Bossi Fini e la questione dell?Iva.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA