Volontariato
Libano: è emergenza cluster bomb
Dal cessate il fuoco, più di 40 persone sono morte e decine sono morte per le bombe a grappolo.
Il ritorno a casa dei libanesi sfollati dalle loro città d’origine durante il conflitto con Israele è costellato di pericoli: mine e bombe a grappolo inesplose rimaste sul territorio.
Secondo il Mine Action Coordination Center delle Nazioni Unite, il Sud del Paese, in particolare, sarebbe disseminato di ordigni inesplosi. Dal cessate il fuoco del 14 agosto, oltre 200 cluster bomb israeliane sono state trovate dagli esperti dell’Onu. E, dal 14 al 23 agosto, oltre 40 persone, in maggioranza bambibi, sono rimaste. Decine, purtroppo, le vittime.
Per sensibilizzare al problema la popolazione civile, l’Unicef e diverse ong occidentali presenti sul territorio stanno distribuendo volantini e poster che illustrano i problemi legati agli ordigni inespolosi.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.