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Quando la solidarietà diventa lavoro

Oggi le imprese sociali sono una realtà in continua espansione e rappresentano una sorta di Eldorado dell’occupazione e della crescita economica

di Redazione

La cooperazione sociale esiste in Italia da molti anni, ma solo nel 1991 la legge 381 le ha fornito la necessaria base normativa per essere riconosciuta e per diffondersi capillarmente nel Paese. E così, in effetti, è stato. Oggi le imprese sociali sono una realtà in continua espansione e rappresentano una sorta di Eldorado dell?occupazione e della crescita economica. In Italia sono circa duemila le cooperative di tipo B, ossia quelle che producono lavoro inserendo disabili e soggetti svantaggiati; cifra che, secondo alcune proiezioni statistiche, è destinata a salire a 2.700 nei prossimi due anni. Si contano circa 44 mila soci lavoratori e il fatturato complessivo ammonta a 1.400 miliardi. Quando si parla di soggetti svantaggiati, si intende parlare di disabili, detenuti, tossicodipendenti, alcolisti, minori abbandonati e disabili psichici: il 4% della popolazione italiana (1.200.000 persone). La missione dell?imprenditore sociale è quella di creare lavoro insieme a loro, operando in settori legati allo sviluppo del territorio e al miglioramento della qualità della vita.


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