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L’Aja: riprende processo su massacro di Srebrenica

Il 17 agosto scorso, intanto, sono stati ritrovati un migliaio di corpi appartenenti alle vittime in quella che è considerata la fossa comune più grande mai trovata in Bosnia

di Paolo Manzo

E’ ripreso oggi all’Aja il processo contro sette ufficiali serbo-bosniaci accusati di aver compiuto e partecipato al massacro di Srebrenica nel 1995, dove l’11 luglio 1995 i soldati di Belgrado entrarono nella piccola enclave, all’epoca sotto tutela Onu, e vi massacrarono 8 mila civili musulmani. Il processo si tiene presso il Tribunale Internazionale per i crimini nella ex-Jugoslavia e si tratta del maggior dibattimento finora promosso per l’eccidio di Srebrenica, dal momento che quello contro Slobodan Milosevic non e’ stato possibile concluderlo a causa della morte in cella del dittatore. Oltre i sette ufficiali, sono tuttora ricercati per il massacro Radovan Karadzic e l’ex generale serbp-bosniaco Ratko Mladic, ritenuti i maggiori architetti della strage. Tutti gli imputati sono accusati di genocidio, crimini di guerra e crimini contro l’umanita’. L’eccidio di Srebrenica e’ considerato come uno dei piu’ sanguinosi sterminii di massa avvenuti in Europa dai tempi della Seconda guerra mondiale. Il processo si e’ riaperto dopo il rinvio deciso lo scorso 14 luglio per la richiesta della difesa, che aveva definito il discorso di apertura del procuratore capo Carla Del Ponte come ‘emotivo e poco appropriato’. Proprio il 17 agosto scorso, intanto, i medici legali bosniaci hanno ritrovato un migliaio di corpi appartenenti alle vittime del massacro di Srebrenica in quella che viene considerata la fossa comune piu’ grande mai trovata in Bosnia. Gli esperti hanno cominciato gli scavi a giugno in una zona al confine con la Serbia, poco distante dal villaggio di Kamenica. Qui erano gia’ state scoperte altre otto fosse comuni. Il team ha recuperato da quest’ultima 144 corpi intatti e 1009 scheletri parziali.


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