Formazione
Ti amo, mia ruvida Varsavia
Una manager polacca racconta la sua città - Agnieszka Rymsza
di Redazione
Chiedete a uno straniero quale è stata la sua prima impressione della città. Vi dirà che la gente è sempre di corsa. È l?impressione che molti hanno di Varsavia: una città che si muove a grandi passi, dove compaiono in continuazione nuove strade, edifici e parcheggi, tanto che anche se a Varsavia ci sei nato, se stai via per molto tempo al tuo ritorno non la riconosci più.
è una delle città d?Europa, se non del mondo, che si sviluppa più velocemente, con 2,5 milioni di abitanti. Inoltre, è una città molto cara. Uno studio recente ha nominato Varsavia come la cinquantesima città più costosa del mondo, prima di Washington, Berlino e Bruxelles. Da quando poi la Polonia è entrata nell?Ue, i prezzi delle case sono aumentati addirittura del 30%.
Come molte metropoli, è piena di contrasti. Il centro, la Città Vecchia e pochi altri quartieri hanno negozi caratteristici, ristoranti, graziosi appartamenti e villette. A Varsavia ciascuno può trovare un po? di spazio per se stesso. C?è un numero infinito di attività per il tempo libero, ristoranti, pub, teatri e cinema.
Sono stata nella Città Vecchia milioni di volte e non mi sono mai annoiata: è sicuramente la zona della città che preferisco. Abbonandosi alla newsletter settimanale, Warsaw for free, ci si può fare un?idea della varietà del programma offerto dalla città, con numerosi eventi gratuiti e imperdibili. I miei preferiti? I concerti estivi. Vi partecipano i migliori musicisti del mondo: si va dal jazz, suonato il sabato nelle piazze della Old Town, alla musica classica di Chopin, nella cornice del più bel parco di Varsavia, il Lazienki.
Nel complesso però devo ammettere che Varsavia non è una città ospitale e neppure accogliente. Me ne sono accorta quando sono stata a Washington, con una borsa di studio: la gente si fermava per strada a chiedermi se avessi bisogno di aiuto e i vicini di casa erano estremamente disponibili. Chi si trasferisce nella mia città, invece, deve arrangiarsi da solo.
È triste pensare che solo quindici anni fa, prima del 1989, tutto era molto diverso. Durante il comunismo, in un sistema di insufficienza economica, ci si aiutava a vicenda, forse perché era l?unico modo per sopravvivere, mentre il passaggio a un regime capitalista ha influenzato molto negativamente le relazioni interpersonali.
Varsavia, la capitale, rappresenta per molti polacchi la ?Terra Promessa?, ma non è per niente facile iniziare qui una nuova vita. È la mia personale opinione, ma anche quella di molti amici e conoscenti che si sono da poco stabiliti nella capitale. A dispetto di quanto sembra da questo articolo, io sono felice di vivere a Varsavia. Forse perchè sono nata qui e sono riuscita, nonostante tutto, ad abituarmi ai mille contrasti e alle tante sfaccettature della mia Varsavia.
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