Volontariato

Migranti: legge per apprendimento della lingua italiana

La propone La Dante Alighieri

di Carmen Morrone

Nel dibattito che si va delineando riguardo una possibile riforma di legge in materia di immigrazione, e in modo particolare dei provvedimenti che verranno presi per l’istruzione e l’apprendimento della lingua italiana, e’ intervenuta la Societa’ Dante Alighieri, Ente Morale e massima istituzione per la diffusione della lingua e della cultura italiana nel mondo. A tale proposito la Dante sollecita una legge che miri a razionalizzare il sistema di insegnamento e apprendimento dell’idioma italico. La Societa’, infatti, ”oltre a essere una delle istituzioni che in Italia ha sentito per prima l’urgenza del problema con l’avvio di corsi per immigrati – ha osservato Alessandro Masi, Segretario Generale della Dante – opera dal 2000 in convenzione con il ministero della Solidarieta’ e in applicazione dapprima della Legge Turco-Napolitano e in seguito dell’attuale normativa, fornendo assistenza per la preparazione linguistica degli immigrati provenienti in Italia presso le oltre 400 sedi presenti all’estero, come e’ accaduto con successo in Tunisia, Sri Lanka, Bulgaria e Moldavia”. Per quanto riguarda la questione della cittadinanza, Masi ribadisce fortemente la necessita’ per i richiedenti di un’adeguata conoscenza e condivisione della lingua e cultura italiana. A questo proposito bisognera’ organizzare le risorse a disposizione, facendo ricorso a quanto gia’ l’Unione Europea ha previsto in materia di insegnamento delle lingue con il Quadro comune europeo di riferimento, perche’ sia gestibile il fenomeno della certificazione della lingua italiana per gli stranieri. Anche qui e’ decisivo il ruolo della Dante Alighieri, che gia’ da alcuni anni ha attuato un programma di attestazione, il certificato PLIDA – Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri, rilasciato con il riconoscimento del ministero degli Affari Esteri. Quattro i certificati rilasciati rispettivamente dalla stessa Societa’ in Italia: quello dell’Universita’ degli Studi di Roma Tre e da quelle per stranieri di Siena e di Perugina. Secondo l’analisi di Masi il nostro paese si presenta con un sostanziale mosaico ingiustificato e soprattutto incomprensibile agli occhi di chi si avvicina allo studio della nostra lingua con esigenze professionali; pertanto la Dante ritiene ormai necessario il varo di una legge che disciplini e riorganizzi il sistema di apprendimento della lingua italiana. INFO: www.ladante.it


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