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Nasce l’osservatorio per l’infanzia
Istituzione dellOsservatorio regionale per linfanzia e ladolescenza e finanziamento dellassistenza sanitaria ai tossicodipendenti detenuti in carcere.
di Alba Arcuri
Regione Lombardia. 27 novembre 1998
La giunta regionale lombarda, su proposta dell?assessore alle Politiche sociali Maurizio Bernardo, ha emesso due importanti provvedimenti miranti a rafforzare gli interventi di assistenza sociale della Regione. Due i settori a cui si rivolgono i provvedimenti: quello del sostegno all?infanzia e all?adolescenza e quello dell?aiuto ai tossicodipendenti detenuti negli istituti di pena. La giunta ha deciso di realizzare un Osservatorio per l?infanzia e l?adolescenza, che consenta di monitorare e di valutare, sul territorio regionale, i problemi legati a infanzia, adolescenza e famiglie. Scopo dell?iniziativa è quello di sviluppare al meglio, in collaborazione con gli enti locali, gli interventi miranti a risolvere le situazioni a rischio. L?Osservatorio si avvarrà della collaborazione di esperti del settore e produrrà un rapporto annuale sulla situazione di minori e famiglie in Lombardia. Gli investimenti previsti per quest?anno, che vanno ad aggiungersi agli 85 miliardi già spesi per i servizi sociali destinati ai minori, ammontano a 10 miliardi. Saranno destinati all?attivazione di altri 152 servizi e alla realizzazione di 22 progetti per centri giovanili.
Sempre su proposta dell?assessorato alle Politiche sociali, la giunta ha stabilito di erogare un finanziamento di 9 miliardi e 300 milioni per l?assistenza dei detenuti tossicodipendenti che risiedono in carcere. Il finanziamento è destinato a rafforzare il personale a disposizione delle Aziende sanitarie locali sul cui territorio si trovano le strutture carcerarie. I contributi, che verranno assegnati alle Asl per convenzione, saranno proporzionali alla grandezza degli istituti carcerari e al numero di detenuti tossicodipendenti presenti sul territorio di competenza dell?Azienda sanitaria. Secondo quanto stabilito dalla giunta, per le strutture con popolazione carceraria superiore alle 100 unità sono previsti un medico e un assistente sociale; per istituti da 100 a 300 unità sono previsti due medici, di cui uno a tempo parziale, uno psicologo e un assistente sociale; dalle 300 alle 500 unità è prevista la presenza di due medici, due psicologi, un infermiere, un assistente sociale e un educatore professionale.
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