Volontariato

Aviaria: nessun contagio in un anno

La Turco rassicura. E dice che l'Italia è pronta per affrontare l'autunno

di Redazione

Nel nostro paese ”nessun allevamento e’ stato contagiato nel corso dell’ultimo anno dall’aviaria”. Ad affermarlo e’ il ministro della Salute Livia Turco che stamane ha fatto il punto, in una conferenza stampa, sulle nuove linee guida per prevenire eventuali emergenze. Quindi, e’ stato sottolineato oggi, in Italia assistiamo ad un ”quadro generale sostanzialmente rassicurante” anche se, ha ricordato il sottosegretario Gian Paolo Patta, vi e’ stato ”un calo del ben 80% del consumo di pollame”. Il ministro dell’ Agricoltura Paolo De Castro e’ riuscito a ottenere la conclusione delle procedure comunitarie per gli aiuti dell’ Unione europea alle imprese del settore delle uova e del pollame. Gli aiuti ammontano a 45 milioni di euro. Ne ha data notizia il ministro della Salute Livia Turco, durante una conferenza stampa sui controlli programmati contro l’aviaria. Il ministro De Castro dara’ comunicazione alle organizzazioni di categoria sui fondi che arriveranno dall’ Unione europea in una riunione della filiera che si terra’ domani mattina al ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. ‘L’Italia – afferma la Turco – e’ attrezzato anche per la prossima stagione. Per verificare sul campo la preparazione delle unita’ di crisi abbiamo effettuato tre simulazioni di intervento, in accordo con l’Unione europea, in Toscana, Sicilia e Veneto. E abbiamo potuto riscontrare un efficiente livello di preparazione e risposta”. ”Dobbiamo – continua il ministro – superare la cultura dell’emergenza e convivere senza drammi con un virus che e’ presente stabilmente in alcune zone del pianeta. Per questo e’ giusto informare i cittadini in modo compiuto su quanto si sta facendo”. La rete di sorveglianza e di prevenzione italiana contro la diffusione del virus dell’influenza aviaria ”e’ gia’ pronta per fronteggiare l’arrivo dei primi volatili dalle zone della Siberia a partire dal 20 agosto. Anche se il transito maggiore di specie selvatiche, in migrazione dalle zone fredde a quelle calde, e’ previsto per settembre e ottobre”.


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