Famiglia

Fecondazione: si rivede la legge 40

La Turco nomina Maura Cossutta (Comunisti italiani) per la revisione delle linee guida

di Sara De Carli

Sì, no, ni. Livia Turco ha deciso di rivedere la legge 40 sulla fecondazione assistita. Per la precisione ha scelto di rivedere le linee guida attuative della legge 40, varate poco più di un anno fa, e ha affidato il compito a Maura Cossutta, medico ed ex deputata dei Comunisti italiani. La Cdl è insorta, presentando un’interpellanza, firmata da 17 senatori dell’opposizione, primo della lista Alfredo Mantovano di An, che chiede alla Turco se l’incarico a Maura Cossutta sia ”compatibile con il dovere dell’Esecutivo di modificare, ma non certamente di svuotare in modo surrettizio di contenuto una legge dello Stato” e se invece non sia ”prioritario riferire preventivamente in Parlamento, così come prevede la legge 40, sui dati concreti sulla sua attuazione”. I senatori della Cdl ricordano che nelle precedenti legislature la Cossutta ”ha, del tutto legittimamente, espresso decisa e forte contrarietà alle proposte poi divenute legge 40. Gia’ questo rende evidente che la decisione di affidarle la revisione delle linee guida va nella direzione di contrastare l’applicazione del provvedimento”. Riccardo Pedrizzi, presidente nazionale della Consulta etico-religiosa di An, responsabile nazionale per le politiche della famiglia e membro dell’esecutivo politico nazionale del partito, ha ricordato come nei giorni scorsi, davanti ai radicali dell’associazione Luca Coscioni, la Cossutta ha detto che “le linee guida non modificano la legge, ma possono fare molto”. Durissima anche la reazione dell’Udc. Il vice presidente e il capogruppo in Commissione Affari Sociali della Camera, Luisa Santolini e Paolo Lucchese (Udc), in una nota congiunta dichiarano che ”affidare la revisione della legge 40 a Maura Cossutta e’ come affidare la pecora al lupo. Dare un incarico del genere a una fondamentalista che vuole permettere di avere figli alle donne single e alle coppie di fatto allo stato brado, senza curare l’interesse superiore del nascituro, e’ un’autentica provocazione”. In risposta a queste critiche, il Ministro Turco ha rilasciato la seguente dichiarazione: ?Risponderò ovviamente in Parlamento, ma fin d’ora ritengo opportuno sottolineare come la revisione delle linee guida della legge 40 sia prevista periodicamente dalla stessa legge ?in rapporto all’evoluzione tecnico-scientifica? (art.7, comma 3). Per quanto riguarda l’incarico alla dottoressa Maura Cossutta esso rientra nel più ampio mandato da me conferitole in materia di tutela della salute della donna e del bambino e di predisposizione del piano interministeriale per la promozione della salute. L’esperienza di Maura Cossutta, da sempre interessata ai temi della sanità e della tutela della salute, sia come medico che come parlamentare in precedenti legislature, è di per sé una garanzia di professionalità e conoscenza della materia che si accompagna alla correttezza e sensibilità istituzionali da lei sempre dimostrate in tanti anni di attività politica. Trovo, per questo, particolarmente inopportune alcune dichiarazioni nei suoi confronti rilasciate dai firmatari dell’interpellanza. A costoro ricordo, in ogni caso, che, come mia prassi e convinzione, sarà mio impegno operare anche in questo campo in costante rapporto con il Parlamento e nel pieno rispetto della legge 40, la cui revisione, come ho già avuto modo di affermare, non rientra nel programma di Governo né, quindi, di questo Ministero?. Positive invece le reazioni dei Verdi e dell’Ulivo. ”Maura Cossutta e’ un’ottima scelta”, ha dichiarato la deputata Verde Luana Zanella. ”Quelle lanciate dai senatori della Cdl sono critiche infondate e pretestuose. ?Credo che il ministro Livia Turco si stia muovendo nel pieno rispetto delle proprie competenze e responsabilita’, come lei stessa ha avuto modo di chiarire”, dichiara invece la senatrice dell’Ulivo Vittoria Franco, presidente della commissione Cultura di Palazzo Madama. “Forse la destra ha dimenticato che le linee guida relative alla legge 40 devono essere revisionate ogni 3 anni -spiega la senatrice Franco- E’ quindi evidente che il ministro Turco si sta preparando per la prossima revisione, nel pieno rispetto delle proprie competenze e del proprio ruolo. ”Ricordo inoltre che le linee guida si muovono nel quadro della legge 40, ed esiste un preciso impegno del governo, che il ministro ha ribadito, a non modificare la legge. E’ infatti il Parlamento ad essere sovrano in tal senso – sottolinea la senatrice Franco – E’ il Parlamento che potra’ procedere al cambiamento della legge 40 in accordo con tutte le sensibilita’ presenti nel Parlamento stesso, contrariamente a quanto fece la casa delle Liberta’ che arrivo’ ad imporre una sola posizione etica”.


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