Mondo

Afghanistan: nessuna exit strategy

E' quanto sostiene il vice premier Francesco Rutelli in una intervista a 'Il Foglio'

di Paolo Manzo

”Siamo presenti in Afghanistan per una decisione limpida, susseguente all’attacco terrorista dell’11 settembre 2001. Non c’e’ alcuna strategia d’uscita all’ordine del giorno”. E’ quanto sostiene il vice premier Francesco Rutelli in una intervista a ‘Il Foglio’. Insomma, l’Italia e’ in Afghanistan ”per una decisione larga della comunita’ internazionale. Operiamo -insiste Rutelli- come Nato, con l’appoggio dell’Unione europea e su mandato dell’Onu”. ”Siamo li’ -prosegue il leader della Margherita- per fare una cosa imprescindibile: i signori della guerra e della droga marciano ancora e il ritorno al potere dei talebani significherebbe il tradimento delle responsabilita’ prese dopo l’11 settembre. Sarebbe un ritorno al 10 settembre 2001”.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.