Politica

Congo: la chiesa cattolica chiede ai congolesi di recarsi al voto

La Conferenza episcopale congolese fa marcia indietro: una settimana fa aveva minacciato di non riconoscere la validità delle elezioni per irregolarità

di Joshua Massarenti

Nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta oggi a Kinshasa, la Conferenza episcopale congolese (Cenco) ha invitato i congolesi a recarsi nelle urne elettorali durante le prossime elezioni previste il 30 luglio. Le dichiarazioni della Cenco segnano un’inversione della Chiesa cattolica riguardo la marcia di avvicinamento verso l’appuntamento elettorale più importante dell’anno in Africa sub-sahariana. Una settimana fa, la Conferenza episcopale congolese aveva duramente ammonito la Commissione elettorale indipendente (Cei) incaricata di organizzare le elezioni, minacciando di non riconoscere la validità delle elezioni per causa “di irregolarità e frode”. “La Cenco” si legge nel comunicato reso noto durante la conferenza stampa, “chiede ai fideli cattolici e a tutti gli elettori congolesi di partecipare in modo massivo agli scrutini del 30 luglio e di non prendere in considerazione nessuna astenzione, in modo da esprimere chiaramente la propria volontà nella scelta dei dirigenti per un Congo nuovo”. Secondo il presidente della Cenco, Monsignor Monsengwo, la nuova presa di posizione della Chiesa cattolica giunge “dopo una verificazione minuziosa dei fatti e da un’inchiesta approfondita riguardante le strutture e le personalità implicate nella preparazione delle prossime scadenze elettorali”, in particolar modo la Cei, il governo e l’Unione europea. Ieri, i rappresentanti di tutte le altre principali confessioni religiose presenti in Repubblica democratica del Congo (Rdc) avevano chiesto ai congolesi di andare a votare. A questa dichiarazione comune mancava tuttavia la firma di Monsignor Monsengwo. Oggi è come se fosse stata apposta.


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