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Le buone azioni in rialzo a Wall Street

Rendimenti fino al 4%, nessun rischio: così la fondazione Calvert raccoglie 50 milioni di dollari. Per progetti contro la fame e la povertà

di Sergio Lucchetti

L?investimento etico negli Usa ha una nuova frontiera. È a metà strada fra la beneficenza vera a propria, diffusa anche a livello dei grossi gruppi industriali e favorita dalla normativa fiscale, e i fondi di investimento etici che esistono da oltre 20 anni. Della prima non ha le caratteristiche di un dono vero e proprio, e dei fondi etici non ha l?obiettivo di massimizzare il rendimento per l?investitore muovendosi sulla base di alcuni principi etici. Le Community Investment Notes della Calvert Social Investment Foundation, cioè i certificati di investimento comunitario, sono degli investimenti mirati e a rendimento ridotto che vengono destinati a finanziare nuovi progetti residenziali o di sviluppo urbano, il microcredito destinato a piccole e medie attività commerciali e progetti di sviluppo negli Usa e nel mondo spesso tramite le istituzioni finanziarie per lo sviluppo comunitario. Rappresentano in altre parole un modo concreto e diretto per investire nella lotta contro la fame nel mondo o per diminuire la disoccupazione. L?investitore sceglie in quale specifico progetto investire e in quale paese, sulla base di una serie di progetti preselezionati e monitorati fin nei minimi dettagli dalla stessa fondazione Calvert, e i suoi risparmi vanno direttamente al programma prescelto per una durata di tempo prestabilita e garantiscono anche un piccolo rendimento, seppur inferiore alle medie di mercato. I Calvert Community Investments sono stati lanciati da circa tre anni dalla Calvert Social Investment Foundation, una organizzazione non profit con sede a Bethesda nel Maryland che è stata fondata dal Calvert Group, a sua volta una società di investimento che gestisce 5,5 miliardi di dollari di cui 1,5 miliardi in fondi d?investimento etico.Il gruppo Calvert, non la fondazione, ha lanciato nell?82 i suoi primi fondi etici e da allora vanta diversi record: è stato il primo a lanciare un fondo etico globale, uno con più gestori e uno che investe unicamente in titoli e obbligazioni africane. Poi, come segno premonitore del successivo lancio delle Community Investment Notes, il gruppo Calvert ha deciso nel ?90 che almeno l?1% degli asset dei suoi fondi sarebbe stato investito in programmi ad alto impatto sociale e da allora questo ha fatto arrivare circa 12 milioni di dollari a 70 diverse organizzazioni americane e estere. L?obiettivo iniziale delle Notes è raccogliere 50 milioni di dollari in dieci anni, e lo sforzo è destinato sia ai piccoli investitori che alle istituzioni finanziarie. L?interesse è dimostrato, fra l?altro, dal numero di organizzazioni che cercano di ottenere fondi tramite le Notes e quindi accettano le verifiche e i controlli della stessa Calvert Foundation che garantisce agli investitori una analisi indipendente su ogni singolo progetto. Il meccanismo operativo è molto semplice. Per un investimento minimo di mille dollari e una durata scelta dall?investitore di 1,3 o 5 anni, il denaro investito raggiunge obiettivi precisi e garantisce un tasso d?interesse compreso fra lo 0% e il 4%. Il rendimento è quindi ovviamente inferiore a quello dei tradizionali depositi bancari, ma alla scadenza l?investitore riceverà regolarmente indietro il suo investimento. Sinora gli investimenti raccolti sono andati per l?84% a organizzazioni americane e per il 16% all?estero. Quattro sono le principali aree di investimento: per il 38% si tratta di progetti edilizi, o meglio di investimenti in intermediari non profit che concedono prestiti per l?edilizia popolare o opere di restauro edilizio, il 23% viene investito in progetti destinati alla piccola impresa, con prestiti per 25 mila dollari in media negli Usa e per 5000 dollari a persona all?estero. Il 18% è destinato al microcredito, cioè a prestiti per importi inferiori a quelli citati soprattutto nei paesi in via di sviluppo e infine il 21% in progetti di sviluppo comunitario sul fronte della lotta alla povertà, nelle banche che investono e fanno prestiti nei quartieri più degradati delle metropoli americane. Le Notes della fondazione Calvert sono state costruite anche in modo da azzerare il rischio per l?investitore perché vengono gestite in pool dalla fondazione. L?investitore non rischia di perdere l?investimento iniziale se il centro comunitario del Nevada a cui ha destinato i suoi mille dollari fallisce, o se il centro indiano per la lotta alla malnutrizione chiude i battenti. Il suo rischio è pari a quello dell?intero portafoglio di investimenti della Fondazione Calvert, con l?aggiunta di un ?salvagente? di tre milioni di dollari di investimenti subordinati offerti dalle fondazioni Ford e MacArthur e altri fondi della Fondazioni che copriranno buona parte di ogni eventuale passivo su singoli progetti. I programmi di investimento disponibili sono di ogni genere: si va dalla famosa Grameen Bank fondata da Muhammad Yunus in Bangladesh, che ha finanziato 2 milioni di famiglie per 2,5 miliardi di dollari e complessivamente ha visto i suoi mutui e microprestiti rimborsati nel 98% dei casi, alla Rural Community Assistance Corporation di Sacramento in California passando per la non profit Accion International, che è impegnata in programmi di riduzione della povertà nelle Americhe. I fondi mada in Usa Fondi etici negli Stati Uniti: 40 Di cui Fondi azionari: 24 Fondi globali: 3 Fondi bilanciati: 6 Fondi obbligazionari: 7 Nuovi investimenti nel 1997: 530 milioni di dollari Risultato medio investimenti etici (?90-?98): +21,2% Risultato medio investimenti borsistici (?90-?98): +19,5% Le banche etiche europee Germania, Ökobank: Nata nel 1984 sulla spinta di pacifisti tedeschi contrari a che i propri risparmi venissero investiti nel commercio delle armi, questa banca gestisce oggi 200 miliardi di capitale sociale quasi interamente utilizzati per finanziare progetti ecologici (Öko significa sia economia che ecologia). I suoi correntisti possono scegliere tasso di interesse e settore di investimento. Olanda, Triodos Bank: ?Conti di risparmio? in cui una percentuale viene devoluta a iniziative scelte dal cliente, ?conti di partecipazione? in cui risparmiatore e finanziatore si dividono il rischio d?impresa e ?fondi verdi? a sostegno dell?agricoltura biologica sono i prodotti più apprezzati di questa banca olandese fondata nel 1980 e oggi attiva anche in Belgio e Regno Unito. Regno Unito, Co-operative Bank: È il 1872 quando i fondatori del movimento cooperativo inglese cominciano a pensare questa banca che nel ?96 contava un milione e mezzo di correntisti, 106 filiali in tutto il Regno Unito e sportelli in tutti gli shopping centre del Paese. Nonché migliaia di progetti finanziati nel campo dei diritti umani, della lotta al traffico d?armi, della tutela dell?ambiente e degli animali. Svizzera, Alternative Bank Schweiz: Una banca a sfondo morale nella patria del profitto? Sì, fondata nel 1990, con 220 miliardi di capitale sociale e principi ispiratori quali partecipazione consapevole, trasparenza di gestione e possibilità di far decidere al cliente i settori e le attività in cui investire. Oltre agli altri prodotti la banca concede crediti di funzionamento finalizzati alla copertura di momentanee esigenze di liquidità e di investimento. Fondi etici best performers: (miglior rapporto rendimento/rating sociale) Fondo – Rendimento – Social Rating Citizens – Trust – 56,2% A- Green Century – 50% – A- Pro-conscience – 52,4% – B+ Domini Social Equity – 50,4% – B+ Ariel Appreciation – 51% – B- Dati GreenMoney Journal al 31/3/98


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