Welfare

I siciliani disertano la commemorazione della strage di via D’Amelio

Erano molte le autorità e pochi i cittadini comuni a deporre una corona in ricordo del giudice Borsellino e dei cinque uomini della scorta rimasti uccisi nella strage di quattordici anni fa.

di Redazione

C’era il ministro della Giustizia Clemente Mastella, ma anche il procuratore nazionale Antimafia Pietro Grasso, oltre al prefetto di Palermo Giosue’ Marino, al presidente della Regione Siciliana Salvatore Cuffaro e altre autorita’ politiche e militari. C’erano tutti a deporre questa mattina una corona di fiori in via D’Amelio, nello stesso luogo in cui il 19 luglio di 14 anni fa morirono il giudice Paolo Borsellino e i cinque agenti della sua scorta. Ma i cittadini, quelli comuni, erano davvero pochi. Soltanto una decina, forse venti in tutto a ricordare la strage mafiosa del ’92 e ad applaudire dopo il minuto di silenzio suonato dalla tromba di un poliziotto. Anche i bambini, accompagnati dagli scout e dai rappresentanti delle associazioni Libera e Arci, quest’anno erano molto meno rispetto ad un anno fa. Soltanto una cinquantina i piccoli che hanno improvvisato un gioco dell’oca con 50 caselle dedicate a Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, ai carabinieri e alla polizia. A coadiuvarli anche don Ciotti, presidente di Libera che ha sottolineato l’importanza dei giovani che ”non solo rappresentano il futuro ma anche il presente”. E’ mancata, pero’, la cosiddetta societa’ civile. Se gli anni immediatamente successivi alle stragi del ’92 il 19 luglio si radunavano centinaia di persone in via D’Amelio, oggi non e’ stato cosi’. Almeno in mattinata. In questo momento la via D’Amelio e’ deserta. Sono andati via anche i carabinieri e i poliziotti che hanno ‘presidiato’ la zona per tutta la mattina in attesa dell’arrivo delle cariche istituzionali. Rimane solo il divieto di sosta per l’occasione e le decine di mazzi di fiori che sono stati deposti fin dal primo mattino davanti alla lapide che ricorda il giudice Borsellino e gli agenti di scorta. Per questo pomeriggio e’ prevista una nuova manifestazione, a partire dalle ore 17, l’orario in cui e’ scoppiata l’autobomba che ha ucciso Borsellino e i poliziotti che erano con lui.


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