Volontariato

Sentinelli: in Libano sì a forza di interposizione Onu

Così si è espressa stasera alla Festa di Liberazione a Brescia Patrizia Sentinelli, vice Ministro degli Esteri con delega alla cooperazione, in merito alla crisi in Medio Oriente

di Paolo Manzo

“Penso che abbia fatto bene Prodi a usare toni così preoccupati e a esprimere questa nostra posizione come Paese. Una forza d?interposizione di pace Onu può rappresentare una novità e anche un segno di speranza. Bisogna fare atti concreti, oltre alle parole. Perciò penso che l’intervento Onu possa innanzitutto aiutare a sbloccare la situazione degli ostaggi. La situazione di Israele e Palestina è stata lasciata marcire, abbiamo grandi responsabilità da questo punto di vista. Ritardi della Comunità internazionale e dell?Europa, che forse ha alzato la propria voce troppo flebilmente. Invece, bisogna essere molto più presenti. Di certo bisogna riconoscere con forza l’obiettivo dei due popoli e dei due Stati, ma se oggi sono usate da Israele le bombe e dall’altra parte i missili, sicuramente non possiamo parlare di costruzione di un negoziato. A me pare che rispetto alla posizione espressa da Prodi vi possa essere una convergenza da parte di tutte le forze dell’Unione. Abbiamo, all’interno della coalizione, analisi, più che ipotesi, diverse rispetto alle responsabilità del governo di Israele, non del popolo che deve essere aiutato a difendersi. Il governo mi pare abbia utilizzato un eccesso della forza, una vera e propria rappresaglia nei confronti di un atto comunque sbagliato. Un atto grave fatto non dal Libano, perché lì non abbiamo un governo che ha dato delle disposizioni, ma da una parte di Hezbollah, che ha compiuto un’operazione che di sicuro non aiuta nulla bensì danneggia i rapporti con Israele, perché mette di mezzo vite innocenti”.


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