Mondo

Russia: teatro, per Amnesty nuova violazione dei diritti

Lo ha affermato la segretarigenerale di Amnesty International, Irene Kahn, affermando che ''il sequestro nel teatro e' oltraggioso, ma e' derivante dal conflitto ceceno''

di Redazione

Il sequestro di 800 ostaggi nel Palazzo della Cultura delle officine Podshipnikov di Mosca ”rappresenta un altro oltraggioso abuso dei diritti umani, derivante dal conflitto ceceno, che ha causato profonde sofferenze a tutte le parti coinvolte, in un Paese dove gli abusi sono comuni e vengono riparati raramente”. Lo ha dichiarato oggi a Mosca la segretariagenerale di Amnesty International, Irene Kahn, presentando il rapporto sulle violazioni dei diritti umani in Russia, dopo aver espresso il suo dolore per le vittime e presentato le condoglianze ai familiari. ”La terrificante vicenda del sequestro e’ un richiamo terribile all’irrisolta situazione in Cecenia. Abbiamo condannato questo atto criminale, che per noi e’ uno spregevole abuso dei diritti umani – ha continuato la Khan -. Quando si pensa agli abusi dei diritti umani in Russia viene subito in mente la Cecenia. Ma cio’ che e’ meno noto e’ che lo stesso clima d’impunita’ che caratterizza il conflitto ceceno pervade putroppo l’intero sistema russo della giustizia penale”.


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