Mondo

Orfani iracheni a Roma per andare a scuola

Sono corsi di avviamento al lavoro organizzati dalla Fondazione "Il Faro" e finanziati dalla Task Force Iraq del Ministero degli Affari Esteri

di Carmen Morrone

L’iniziativa nell’ambito dell’articolato programma di iniziative volto a rafforzare l’impegno di collaborazione civile e umanitaria dell’Italia in Iraq. La Fondazione “Il Faro” e’ specializzata nell’avviamento professionale di giovani in condizioni di grave disagio. Ai corsi, della durata di due mesi, partecipano 31 ragazze e ragazzi tra i 16 e i 20 anni che rimarranno in Italia fino alla fine di Luglio e che stanno seguendo laboratori di falegnameria e idraulica, corsi per operatori di segreteria, di informatica, di primo soccorso sanitario e di lingua inglese, oltre a partecipare a numerose attivita’ extra didattiche (sport, visite culturali, spettacoli, ecc.). La partecipazione dei giovani iracheni ai singoli corsi e’ stata preceduta da un breve periodo di ambientamento comprendente la fase di orientamento-scelta del corso sulla base delle abilita’ o delle predisposizioni personali. “Nel quadro della particolare attenzione che il Ministero degli Affari Esteri dedica ai giovani iracheni, l”obiettivo principale di questa iniziativa – ha dichiarato l’Ambasciatore Riccardo Sessa, Direttore Generale per i Paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente della Farnesina – e’ di favorire l’inserimento di questi giovani che provengono da esperienze difficili nel mondo del lavoro e di stimolare la creazione e l’ampliamento di imprese artigiane a Bassora e Nassiriya”. “I nostri percorsi formativi – ha dichiarato Susanna Agnelli – sono costantemente monitorati dalla presenza di tutors che agevolano la crescita professionale e culturale dei ragazzi. Ogni laboratorio prevede lezioni teoriche e pratiche finalizzate all’acquisizione di conoscenze, competenze ed abilita’ da spendere nel mondo del lavoro”. Mentre continua l’opera di riabilitazione delle strutture scolastiche danneggiate dalla guerra o dai successivi atti vandali ci, nell’Iraq centro-meridionale rimangono particolarmente problematiche le condizioni di vita dei giovani che si trovano in situazioni di grave disagio, come gli orfani, i bambini di strada, i ragazzi e le ragazze con problemi d’inserimento per i traumi psicosociali causati dalla guerra. La distruzione ed il saccheggio di molti istituti d’accoglienza, inclusi orfanotrofi e scuole professionali, aggravano tale situazione, in cui alle quotidiane difficolta’ materiali di sopravvivenza si uniscono soprattutto per i giovani adolescenti un drammatico stato d’abbandono, di precarieta’ e d’incertezza per il futuro. Quasi il 50% della popolazione irachena (circa 26 milioni di abitanti) ha meno di 18 anni. Ai piu’ sfortunati, agli orfani, ai ragazzi ed alle ragazze in condizioni di disagio, agli adolescenti ad alto rischio di rapimento o di coinvolgimento in attivita’ criminali, si rivolge il progetto di formazione professionale curato dalla Fondazione “Il Faro” ed elaborato e finanziato dalla Task Force Iraq del Ministero degli Affari Esteri. Obiettivi generali del progetto Migliorare le condizioni e le prospettive di vita dei giovani orfani e indigenti iracheni presenti nell ‘area di Bassora e Nassiriya. Obiettivo specifico e’ favorire l’inserimento sociale dei giovani iracheni orfani-indigenti attraverso l’ ‘acquisizione di capacita’ professionali, richieste dal mercato del lavoro locale, ottenute partecipando ai corsi di formazione. Stimolare la creazione e l’ampliamento di botteghe artigiane o di piccole unita’ produttive per promuovere l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. La Fondazione “Il Faro” Presieduta da Susanna Agnelli, la Fondazione e’ ospitata in un edificio di 4.000 mq, ristrutturato dagli Architetti Gae Aulenti e Renzo Piano, circondato da un ‘area verde di circa 6.000 mq. dove sono presenti un anfiteatro per spettacoli all’aperto e attrezzature per attivita’ sportive. All’interno dell’edificio si trovano i laboratori professionali, gli alloggi, la biblioteca, il cinema e la sala mensa.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA