Volontariato

MIM: Necessarie visite a sorpresa nei CPT

L’Europa incapace di dare una risposta effettiva sui diritti fondamentali dei migranti. Sintesi dell'intervento del Prof Vassallo Paleologo

di Francesco Lugari

Loreto (AN)Prosegue la quintagiornata al Meeting sulle Migrazioni di Loreto. Tra gli ospiti, il Prof. Fulvio Vassallo Paleologo, docente all?Università di Palermo, membro dell?Associazione per gli studi giuridici sull?immigrazione (Asgi). Il Professore ha evidenziato che gli anni di applicazione della legge Bossi-Fini hanno determinato in Italia un vero e proprio scardinamento di quei tentativi di integrazione che le organizzazioni non governative e alcuni enti locali avevano faticosamente costruito. Tutto questo in un quadro di crescente precarietà dei migranti regolari e di consistente aumento dei casi di immigrati che ritornano ad essere irregolari a causa della perdita del contratto di lavoro. A ciò si deve aggiungere ?il rischio di una espulsione dopo anni di permanenza in Italia, – ha sottolineato il Professore ?. Tale rischio provoca un danno di portata sociale incalcolabile e irreversibile, che minaccia la stessa possibilità di convivenza tra gli immigrati e la popolazione italiana; un danno al quale occorrerebbe mettere rimedio al più presto, abbandonando le posizioni di difesa dell?apparato repressivo introdotto dal Testo Unico (espulsioni immediate senza effettivo controllo giurisdizionale, negazione sostanziale del diritto di asilo, centri di detenzione, accordi di riammissione con paesi che non rispettano i diritti fondamentali della persona umana)?. Secondo Vassallo Paleologo, ?l?Europa, allargata a 25 paesi, non è in grado di dare una risposta effettiva sul tema dei diritti fondamentali dei migranti? Occorre, pertanto, una modifica della normativa italiana in tema di asilo ed immigrazione, riconoscendo finalmente per legge il diritto di asilo costituzionale, e reintroducendo possibilità effettive di ingresso per ricerca di lavoro. Va quindi modificata la disciplina delle espulsioni, considerandola strumento eccezionale e non ordinario di gestione dell?immigrazione. Rimane poi centrale il problema della chiusura dei centri di permanenza temporanea, misura che non sarà possibile adottare immediatamente, ma dalla quale non si potrà prescindere se si vorrà restare nel rispetto della nostra Costituzione e delle libertà fondamentali della persona umana riconosciute dalle Convenzioni internazionali. A tal riguardo l?esponente dell?Asgi ha precisato che ?gli accordi di Schengen non impongono i centri di permanenza temporanea ma solo che i singoli paesi che aderiscono all?intesa si dotino di misure di accompagnamento forzato ?efficaci?. Sotto questo punto di vista, desta notevole preoccupazione la direttiva sui rimpatri forzati che l?Unione Europea sta elaborando, con la previsione generalizzata della detenzione amministrativa per gli immigrati irregolari, addirittura fino ad un periodo di sei mesi?. Particolarmente polemico è stato il Professore palermitano sulle visite della Commissione del Ministero degli Interni ai Ctp, evidenziando che ?tali visite sono assolutamente inutili, poiché il preavviso consente ai gestori dei CTP di riattivare scaldabagni e docce, di preparare convalide a regola d?arte, a volte anche di addestrare gli immigrati o di trasferire in altri luoghi quelli in sovrannumero. Occorre effettuare delle visite a sorpresa, per rilevare le tantissime situazioni dove viene lesa gravemente la dignità umana degli immigrati?. Sito ufficiale Gallerie Fotografiche Scarica la broschure del Meeting in formato pdf


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