Sostenibilità

Torino: movimento dei consumatori deposita esposto-denuncia contro taxi

La decisione è successiva al provvedimento del 5 luglio della Commissione di Garanzia

di Redazione

Il Movimento Consumatori di Torino ha depositato, questa mattina, una denuncia-esposto presso la Procura della Repubblica di Torino in relazione all?astensione collettiva dal servizio pubblico dei taxi a Torino. La decisione, si legge in una nota del Movimento Consumatori, è successiva al provvedimento del 5 luglio con il quale la Commissione di Garanzia ha formalmente dichiarato l?illegittimità delle astensioni protrattesi anche a Torino fino a mercoledi’ scorso. A prescindere infatti da ogni valutazione sul merito delle ragioni degli scioperanti, sottolinea l’associazione dei consumatori, non si dimentichi che il ‘servizio taxi’ e’ considerato ‘servizio pubblico essenziale’, in quanto volto a garantire il godimento del diritto costituzionale di ‘liberta’ di circolazione’. Per questo motivo i gestori del servizio sono tenuti a garantire l’erogazione delle prestazioni indispensabili e a preannunciare lo sciopero con un preavviso minimo stabilito dalla legge. Attendendo che la magistratura accerti se vi sia stata o meno interruzione di pubblico servizio, il Movimento Consumatori invita tutti gli utenti del ‘servizio taxi’ che abbiano subito un danno economico o morale diretto e quantificabile a contattare il nostro Sportello del Consumatore al numero telefonico 0115069546 (tutti i giorni dalle 9.30-13.30 e dalle 14.30-18.30). Invita inoltre tutti i tassisti in buona fede a non limitarsi a considerare il decreto Bersani come un attacco nei loro confronti, ma a leggersi il testo del provvedimento per sfruttarne appieno le opportunita’ che offre proprio e, in primo luogo ai tassisti.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.