Famiglia

L’Africa che regala “cervelli” all’occidente

Ci sono più medici nigeriani negli Stati Uniti che nell'intera Nigeria. Triplicato negli ultimi 40 anni il numero di professionisti africani che lavorano all'estero.

di Emanuela Citterio

Il numero dei professionisti africani emigrati all?estero è triplicato negli ultimi 40 anni, con fenomeni paradossali come quello che vede gli Stati Uniti ospitare più medici nigeriani della stessa Nigeria. A riportarlo è l’agenzia Fides.

La fuga di cervelli è particolarmente grave nei settori scientifici e tecnologici, per i quali i Paesi africani sono costretti a colmare i vuoti provocati dalla mancanza di personale qualificato locale, facendo ricorso a società e tecnici occidentali, con un aggravio della bilancia dei pagamenti e del fardello del debito estero. Il personale straniero, inoltre, non è in grado, il più delle volte, di rispondere alle effettive esigenze del territorio e della popolazione locale, limitandosi ad applicare soluzioni standard, concepite per altri ambiti.

Per affrontare questo fenomeno l?Unione Africana ha avviato un programma che mira al miglioramento dell?istruzione, mentre le Nazioni Unite hanno creato un sistema di incentivi per i professionisti africani che intendono rimanere nel proprio Paese. Finora però questi programmi non hanno avuto successo. Il problema di fondo rimane infatti quello di costruire amministrazioni statali efficienti, non corrotte, che combattano i favoritismi fondati sull?appartenenza tribale ed etnica.

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