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Testamento biologico, presto una legge

La Commissione Igiene e Sanità ha dato il via all'esame dei cinque ddl esistenti in materia di fine vita. L'ultimo è firmato dallo stesso Marino

di Sara De Carli

La promessa fatta su Repubblica, riposndendo a una lettera, la sta mantenendo. Ignazio Marino, presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, martedì 4 luglio ha convocato la Commissione per dare via alla discussione dei vari ddl sul fine vita presentati nella scorsa legislatura. Obiettivo: arrivare al più presto a una legge condivisa in materia di fine vita, dichirazioni anticipate di trattamento, rifiuto dell’accanimento terapeutico. Ai ddl già noti, Marino ne ha aggiunto uno nuovo, che ha lui stesso come primo firmatario. Il lavoro procevde, attraverso un ampio confronto e di una serie di audizioni di esperti. Marino vuole arrivare alla messa a punto di untesto unificato in Commissione Sanita’ dei 5 ddl sottoscritti da senatori di diversi gruppi. In Commissione Igiene e Sanita’, che ha avviato l’esame con una relazione della senatrice Bassoli (Ulivo), concordi sono stati le valutazioni sulla necessita’ di procedere a varie adizioni in considerazione della importanza e complessita’ della materia caratterizzata anche da rilevanti implicazioni etiche. Ai DDL 3, presentato da Tomassini di F.I., e 537 sottscritto da Benvenuto dell’Ulivo, si sono aggiunti i progetti normativi 433 del forzista Massidda, 542 della diessina Anna Maria Carloni ed il 687 che ha come primo firmatario Ignazio Marino (DS) presidente della stessa Commissione. Nel ddl di Marino, tra le dichiarazioni anticipate di trattamento, sono previste anche le disposizioni riguardanti la donazione del corpo, di organi o tessuti per finalita’ di trapianto o ricerca. Nel progetto di Tomassini si riconosce al minore che ha compiuto il quattordicesimo anno la facolta’ di prestare il proprio consenso al trattamento terapeutico, mentre in altri ddl e’ prevista, fino al raggiungimento della maggiore eta’, la necessaria conferma degli esercenti la potesta’ genitoriale della decisione del minore se il trattapento proposto puo’ comportare gravi o permanenti conseguenze sul malato. La relatrice Bassoli ha sottolineato che obiettivo comune dei vari ddl e’ la richiesta della societa civile di essere provvista di uno strumento normativo idoneo a garantire al cittadino il rispetto delle opinioni individuali sui trattamenti messi a disposizione dalla medicina. In una prossima seduta sara’ stabilito il ciclo di audizioni e poi la Commissione dovra’ procedere alla messa a punto di un testo unificato sul quale avviare la discussione e la presentazione degli emendamenti.


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