Non profit

Basta con le persecuzioni Voglio un po’ di privacy

Come difendersi dalla valanga di carta delle aziende

di Rosanna Schirer

Da quando ho sentito parlare della legge sulla privacy, mi sembra di essere preso d?assalto più del solito. Ricevo telefonate di società che vogliono vendermi qualcosa, di immobiliari interessate all?acquisto della mia casa, senza parlare della cassetta della posta: quasi tutti i giorni arrivano comunicazioni di ogni genere. Mi chiedo come il mio nome e il mio indirizzzo siano potuti diventare così famosi. Altro che privacy o riservatezza che dir si voglia! Saverio P. (Pr) La legge del 31 dicembre ?96, n. 675, ha tentato di porre dei limiti alla gestione dei dati personali per meglio tutelare le persone da intromissioni, come quelle descritte dal lettore e limitare l?utilizzo di informazioni personali per scopi di cui lo stesso titolare può essere all?oscuro. Basti pensare alle indagini di mercato possibili attraverso il controllo dei consumi effettuati in un centro commerciale. In molti casi la clientela viene allettata con tessere che danno diritto a sconti o a regali, ma allo stesso tempo chi controlla i dati è in grado di sapere che cosa piace di più, adattando le strategie commerciali. Se questo ragionamento viene esteso a tutti gli altri casi in cui rilasciamo i nostri dati (ad esempio, a banche, assicurazioni, abbonamenti a riviste, ecc.) ci rendiamo conto di come sia possibile tracciare un identikit abbastanza fedele dei nostri comportamenti. Al momento gli effetti della legge tardano a vedersi, anche perché l?Ufficio del Garante della privacy (tel. 06/ 66892134-5-6-7) deve completare il registro delle banche dati obbligate a comunicare la loro attività. Inoltre, nonostante si preveda (art. 13), il diritto dell?interessato di conoscere, mediante l?accesso a questo registro, l?esistenza di dati che possono riguardarlo, non sarà possibile fare una personale verifica minuziosa di tutte le banche dati. L?unica difesa del cittadino consiste nel controllare prima di firmare qualsiasi modulo in cui vengono inseriti i dati personali per sapere con certezza l?uso che ne verrà fatto. In relazione a chi continua a telefonare o a mandare comunicazioni, si ha il diritto di chiedere la cancellazione del proprio nome dalla lista dei ?perseguitati?. Se insistono, potete sempre rivolgervi al Garante perché intervenga (e lo può fare con sanzioni amministrative o penali). Consigliamo quindi di farlo presente ai vostri interlocutori! a cura di M. Persotti


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