Economia

7 luglio, il giorno lacrime e sangue

C’è in corso una seconda Tangentopoli

di Redazione

Tangentopoli 2. C?è in corso una seconda Tangentopoli. Eppure i più fanno finta di nulla. I settori maggiormente coinvolti sono la sanità e gli appalti. Tangentopoli 1 portò il paese alla più grave crisi economica del dopoguerra. Questa volta speriamo di evitarla. Anche se Padoa-Schioppa ripete, un giorno sì e un giorno no, che siamo messi peggio del 1992. Qualcuno ci vuole spiegare, di grazia, quali effetti potrà avere questa ondata di processi? Manovrina o no? A proposito di Padoa-Schioppa: dopo il dibattito manovra sì – manovra no, stravinto dal ministro dell?Economia, per procedere da subito ad una correzione del deficit, il dibattito si è ora spostato sull?entità della manovra. Il partito di Prodi, contrario inizialmente alla correzione di luglio, la vorrebbe light (si parla di 5-7 miliardi); gli interventisti vorrebbero un corposo taglio al deficit (si dice che potrebbe arrivare fino a 21-22 miliardi). A dirimere la questione sarà questa volta la difficoltà di trovare misure che diano tanti miliardi in appena sei mesi, quanti ne mancano dal 7 luglio (giorno del decreto con il quale sarà fatta la manovra) alla fine dell?anno. Quando si parla di tagli, occhio quindi alle cifre: se un taglio su base annua vale 10, per la manovra di luglio vale meno di 5. Banche, è tempo di migrare. La fretta di Autostrade si è fermata al casello Di Pietro. è la lentezza delle banche a dar vita a nuove fusioni che dovrebbe trovare invece un?accelerazione. Con la Borsa bassa, chi ha fame è meglio che si muova.


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