Famiglia

Famiglia: pubblicata in Gazzetta la delega alla Bindi

Delegata a esercitare funzioni di coordinamento, indirizzo, promozione, vigilanza e verifica nelle politiche per la famiglia. Il testo del decreto

di Benedetta Verrini

Sulla Gazzetta Ufficiale di ieri (GU n. 149 del 29-6-2006) sono stati pubblicati i decreti con le deleghe attribuite al ministero della famiglia, affidato a Rosy Bindi, e al ministero per lo Sport e le Politiche Giovanili, affidato a Giovanna Melandri.

Riportiamo i 6 articoli della delega attribuita al nuovo ministro per la Famiglia:

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 15 giugno 2006
Delega di funzioni del Presidente del Consiglio dei Ministri, in materia di politiche per la famiglia, al Ministro senza portafoglio on. dott.ssa Rosaria Bindi, detta Rosy.

Art. 1.
A decorrere dal 18 maggio 2006, il Ministro senza portafoglio delle
politiche per la famiglia on. dott.ssa Rosaria Bindi, detta Rosy, e’
delegato ad esercitare le funzioni di coordinamento, di indirizzo, di
promozione di iniziative, anche normative, di vigilanza e verifica,
nonche’ ogni altra funzione attribuita dalle vigenti disposizioni al
Presidente del Consiglio dei Ministri, relativamente alla materia
delle politiche per la famiglia.
In particolare, salve le competenze attribuite dalla legge ai
singoli Ministri, il Ministro delle politiche per la famiglia e’
delegato:
a) a promuovere e coordinare le azioni di Governo volte a
garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue
componenti e le sue problematiche generazionali, nonche’ ad
assicurare l’attuazione delle politiche in favore della famiglia in
ogni ambito;
b) ad adottare le iniziative necessarie per la programmazione,
l’indirizzo, il coordinamento ed il monitoraggio delle misure di
sostegno alla famiglia;
c) a promuovere e coordinare la comunicazione istituzionale in
materia di politiche della famiglia;
d) a promuovere e coordinare le azioni di Governo in materia di
regime giuridico delle relazioni familiari e a cooperare esprimendo
l’intesa sulle azioni del Ministro per i diritti e le pari
opportunita’ in materia di diritti, prerogative e facolta’ delle
persone che prendono parte ad unioni di fatto;
e) a promuovere e coordinare le azioni di Governo dirette a
contrastare la crisi demografica;
f) a promuovere e coordinare le azioni di Governo in materia di
interventi per il sostegno della maternita’ e della paternita’;
misure volte a favorire la conciliazione dei tempi di lavoro e dei
tempi di cura della famiglia; misure di sostegno alla famiglia, alla
genitorialita’ e alla natalita’;
g) a promuovere e coordinare le attivita’ di Governo in materia
di consultori familiari, ferme restando le competenze di carattere
sanitario del Ministro della salute.

Art. 2.
Il Ministro delle politiche per la famiglia e’ delegato ad
esercitare le funzioni di indirizzo e coordinamento nella materia
delle adozioni dei minori italiani e strameri, nonche’ quelle
attribuite al Presidente del Consiglio dei Ministri nell’ambito della
Commissione istituita dalla legge 31 dicembre 1998, n. 476, operante
presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Art. 3.
Il Ministro delle politiche per la famiglia coordina l’attivita’
del Governo nell’ambito dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia.
Il Ministro e’, inoltre, delegato a coordinare l’attivita’ del
Governo in materia di Osservatorio per il contrasto della pedofilia e
della pornografia minorile di cui all’art. 17, comma 1-bis, della
legge 3 agosto 1998, n. 269.
Il Ministro esercita le funzioni attribuite alla Presidenza del
Consiglio dei Ministri in relazione all’attivita’ dell’Osservatorio
nazionale per l’infanzia e del Centro nazionale di documentazione e
analisi dell’infanzia e dell’adolescenza di cui agli articoli 2 e 3
della legge 23 dicembre 1997, n. 451.

Art. 4.
Il Ministro delle politiche per la famiglia assiste il Presidente
del Consiglio dei Ministri ai fini dell’esercizio del potere di
nomina alla presidenza di enti, istituti o aziende di carattere
nazionale, di competenza dell’amministrazione statale ai sensi
dell’art. 3, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400.
Il Ministro delle politiche per la famiglia rappresenta il Governo
italiano in tutti gli organismi internazionali e comunitari aventi
competenza in materia di tutela della famiglia, anche ai fini della
formazione e dell’attuazione della normativa comunitaria.

Art. 5.
Nelle materie oggetto del presente decreto, il Ministro delle
politiche per la famiglia e’ altresi’ delegato:
a) a nominare esperti, a costituire organi di studio, commissioni
e gruppi di lavoro, nonche’ a designare rappresentanti della
Presidenza del Consiglio dei Ministri in organismi analoghi operanti
presso altre amministrazioni o istituzioni;
b) a provvedere ad intese e concerti di competenza della
Presidenza del Consiglio dei Ministri, necessari per le iniziative,
anche normative, di altre amministrazioni;
c) a curare il coordinamento tra le amministrazioni competenti
per l’attuazione dei progetti nazionali e locali, nonche’ tra gli
organismi nazionali operanti nelle materie oggetto della delega.

Art. 6.
Le funzioni oggetto del presente decreto possono essere esercitate
anche per il tramite del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del
Consiglio dei Ministri prof.ssa Maria Chiara Acciarini.
Il presente decreto sara’ pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana, previa registrazione da parte della Corte dei
conti.

Roma, 15 giugno 2006

Il Presidente: Prodi

Registrato alla Corte dei conti il 24 giugno 2006

Ministeri istituzionali – Presidenza del Consiglio dei Ministri,
registro n. 9, foglio n. 9

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.