Sostenibilità
Ogm: alimenti per bambini, nuovo allarme
Lo lancia Il Salvagente: «Il latte Alsoy di Nestlé oltre l1%: dovrebbe rietichettare tutte le confezioni»
Nuovo allarme sulla presenza di Ogm nei prodotti per l’infanzia. A lanciarlo è il settimanale Il Salvagente che, opo aver analizzato trenta prodotti alimentari scelti tra i piu’ diffusi in supermercati, piccoli esercizi e farmacie del nostro Paese, afferma che l’Italia non è proprio un Paese ‘ogm-free’. I prodotti contaminati da soia e mais transgenici, infatti, sono quattro: il latte prima infanzia Alsoy Nestle’, i crackers Misura, i tacos Casa Fiesta e la pastina Micron Free Aglut.
In un caso, ‘Il Salvagente’ ha chiesto alle autorita’ giudiziarie l’immediato ritiro dal commercio. I tacos messicani, infatti, nelle analisi commissionate al Laboratorio chimico della Camera di commercio di Torino, hanno rivelato la presenza di un ogm (il mais Mon810) sospeso in via cautelativa dal governo italiano il 4 agosto 2000, con un decreto del presidente del Consiglio.
Uno stop motivato – spiega il settimanale – dalla ”pericolosita’ di questo mais per l’ambiente e per l’uomo”. Soia manipolata anche nel latte prima infanzia Nestle’, per neonati intolleranti al lattosio. Il test del settimanale chiama in causa la multinazionale leader del ‘baby food’, gia’ protagonista, l’estate 2001, di una campagna di ritiro dal commercio dello stesso prodotto, l’Alsoy.
Secondo il giornale dei consumatori, la contaminazione rilevata nel latte Alsoy dovrebbe costringere la multinazionale a rietichettare tutte le confezioni in circolazione, come prevede la sentenza 1233/02 del Tar del Lazio, che ha imposto, ai produttori di ‘baby food’, di indicare in etichetta anche quantita’ inferiori all’1%.
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