Economia

Così abbiamo inventato gli asili nido flessibili

Best practice /2: 34 strutture per 500 utenti, con orari modulati sulle esigenze delle mamme, lungo tutta la giornata. È uno dei fiori all’occhiello della cooperativa Koinè di Arezzo

di Redazione

ervizi pubblici, ma proposti da enti privati. Il valore aggiunto dell?attività della cooperativa Koinè sta proprio nel definitivo superamento della dinamica degli appalti, in nome della qualità ed efficacia dell?offerta. La ricetta è semplice: coinvolgimento del territorio nella fase di progettazione e raccolta fondi per finanziare i progetti nella fase di start up e predisposizione di un complesso sistema di valutazione e certificazione della qualità dell?offerta. Finora sono stati 68 i progetti avviati da Koinè nella sola provincia di Arezzo, per un?occupazione di oltre 400 persone quasi esclusivamente donne. Interventi che vanno dalla cura degli anziani al recupero dei soggetti svantaggiati, fino alla gestione di servizi per l?infanzia. Ed è proprio sugli asili nido che la cooperativa ha ottenuto i maggiori risultati. Il progetto Isola che non c?è, per esempio, si fonda proprio sul concetto di asilo flessibile, con offerte strutturati in base alle esigenze delle diverse famiglie «Abbiamo pensato soprattutto alle donne», dice Grazia Santoni, presidente della cooperativa. «Ci siamo adattati ai tempi e alle pause di lavoro di ognuna di loro, dando la possibilità di venire a prendere il figlio e riportarlo prima di ritornare in ufficio. In questo modo superiamo la rigidità delle tradizionali strutture pubbliche e in, più, permettiamo al bambino di stare più tempo con la mamma. Inoltre, proprio in funzione di questa flessibilità, assicuriamo attività ludiche e ricreative per tutto l?arco della giornata, con l?impiego continuo di oltre 120 operatori». Sono 34 gli asili che offrono questo tipo di servizio a più di 500 utenti e ogni struttura adotta un complesso sistema di gestione della qualità. «Negli anni abbiamo adottato un manuale di qualità con linee guida di programmazione, procedure di selezione delle risorse umane e valutazione della clientela», spiega la Santoni. «Inoltre abbiamo predisposto una carta degli impegni concordata con gli utenti che così possono facilmente giudicare il servizio offerto e annualmente redigiamo un bilancio sociale che usiamo come governance». Info: www.koine.org email: koine@koine.org


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