Sostenibilità
Tutto iniziò in Olanda
Consigli di lettura per conoscere le origini e lo sviluppo del commercio equo e solidale
di Redazione
Sono passati circa trent?anni da quando un gruppo di cattolici olandesi decise di aprire nella città di Brekelen una ?bottega? che commercializzasse esclusivamente merci prodotte da contadini, imprese artigiane, cooperative del Sud del mondo, escluse dai canali tradizionali di distribuzione del commercio internazionale. Nacque allora quello che in seguito venne denominato commercio equo e solidale (ma anche, fair trade, commerce èquitable, comercio giusto, ecc.) e che oggi, nella sola Europa, registra un fatturato di oltre 400 miliardi di lire, raggiunge 800 mila famiglie, 5 milioni di persone, coinvolge nella gestione delle ?botteghe del mondo? 50 mila volontari. Come è stato possibile realizzare una simile ?avventura?? Lo raccontano, seppur con toni e sfumature diverse, due libri di recente pubblicazione: Andrea Reina, ?Un mercato diverso?, Editrice missionaria italiana, Bologna, 1998, lire 8.000; Tonino Perna, ?Fair trade?, Bollati Boringhieri, Torino, 1998, lire 24.000.
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