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Sviluppo Italia, nuovo bando per Fertilit

Uscirà domani sulla Gazzetta Ufficiale il secondo bando del Programma Fertilità che ha lo scopo di promuovere l'impresa sociale: in tutto a disposizione 4,8 milioni di euro

di Redazione

Torna Fertilità, il programma di Sviluppo Italia destinato alla promozione dell’impresa sociale. Da domani in Gazzetta Ufficiale il secondo bando dell’iniziativa (in allegato all’articolo in formato Word). A disposizione, 4,8 milioni di euro. Il programma Fertilità è un programma di sostegno allo sviluppo di imprese sociali (destinatari) promosse da realtà cooperativistiche consolidate e da altre organizzazioni di Terzo Settore quali ONG, associazioni, organizzazioni di volontariato, fondazioni, enti ecclesiastici (promotori). Realizzato da Sviluppo Italia in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Fertilità è il più vasto programma di creazione e sviluppo di impresa sociale, l’unico esteso all’intero territorio nazionale. Il Programma, per i contenuti di novità del modello d’intervento e dell’impianto attuativo, si è dimostrato particolarmente efficace nel sostenere la crescita dell’impresa sociale, ormai orientata a posizionarsi anche al di fuori dei tradizionali ambiti di attività e ad assumere un ruolo centrale nelle politiche di sviluppo economico e di coesione sociale. L’allargamento della platea dei destinatari, dall’iniziale ambito cooperativistico ad altre espressioni dell’imprenditorialità sociale, consentirà di rinnovare ed estendere le opportunità offerte dall’intervento. La formula incentivante, innovativa e articolata, prevede contributi per: ? accrescimento patrimoniale del destinatario (fino a 200.000 euro a progetto, in misura pari al doppio dei mezzi propri apportati e correlata a investimenti e occupazione) ? costi generali e oneri finanziari del destinatario (fino a 80.000 euro a progetto in tre anni) ? accompagnamento del promotore (fino a 50.000 euro a progetto a fronte di servizi di formazione, consulenza e tutoraggio). L’elemento distintivo rispetto alle tradizionali modalità di enterprise creation è il ruolo assunto dai promotori nella realizzazione delle iniziative imprenditoriali, che rappresenta un indubbio fattore di forza del programma d’intervento, promuovendo una logica di rete e di ?sviluppo d’impresa a mezzo di imprese?. I risultati 2003 – 2004 Fertilità ha determinato la nascita e lo sviluppo di cooperative sociali innovative, competitive, a elevata qualità occupazionale. Le 160 cooperative finanziate nel biennio 2003-2004 (con 1.200 i nuovi occupati, di cui oltre il 50% lavoratori svantaggiati) hanno rappresentato da sole oltre la metà dell’incremento annuo nazionale di questa particolare forma di cooperative e si caratterizzano ? già nella fase iniziale del loro ciclo di vita ? per gli elevati livelli di performance economico-reddituale e finanziaria conseguiti. Il fatturato aggregato ha raggiunto nel 2005 i 51,8 milioni di euro che nel 2005 (+21% sul 2004) mentre sono stati consolidati investimenti complessivi per 24,9 milioni di euro (+17%) ed è stato realizzato un costo del lavoro pari a 18,7 milioni di euro (+7%). I dati confermano come la non distribuzione degli utili nelle imprese sociali, lungi dall’avere implicazioni sulla creazione di valore economico, sia anzi funzionale a finanziare lo sviluppo. Il patrimonio netto medio delle imprese Fertilità è pari ad oltre 95.000 euro, anche grazie alla particolare modalità di concessione delle agevolazioni che, premiando la capitalizzazione delle imprese, ha indotto le cooperative a dotarsi di mezzi propri da destinare allo sviluppo, con riflessi positivi sulla solidità economico-finanziaria, sull’incidenza degli interessi passivi, sulla redditività e, di conseguenza, sulla capacità di reinvestire in crescita dimensionale, tecnologico-produttiva e di qualità dei prodotti/servizi offerti. Il capitale di rischio aggregato delle imprese Fertilità ammonta a oltre 11 milioni di euro, di cui 6 ordinari (sottoscritti da soci lavoratori) e 5 di investimento (sottoscritti da investitori di Terzo Settore).


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