Dietro lo sportello, il valutatore sociale

Un anno pieno di novità quello appena trascorso per Banca popolare Etica, come emerge dal bilancio sociale appena pubblicato. Sempre più banca del terzo settore ma anche proiettata verso nuovi ambiti di intervento come quelli delle energie rinnovabili e della responsabilità sociale d?impresa: è questo l?identikit che va assumendo l?istituto di credito nato a Padova nel 1999 e che oggi conta già 10 filiali. Innanzitutto è stato siglato un accordo con Poste italiane per favorire i clienti nell?accesso ai servizi e ai prodotti della banca. è stato poi avviato il processo di internazionalizzazione con la collocazione dei propri prodotti nei Paesi baschi e ottenuta la certificazione SA 8000 che prevede lo sviluppo di un vero e proprio sistema di gestione e l?adozione di strumenti per il monitoraggio dei fornitori. «Si tratta di un risultato di cui siamo particolarmente soddisfatti», sottolineano a Banca Etica, «perché dimostra che anche in ambito finanziario la cultura della csr può e deve essere rispettata e che si può innescare un ?effetto contagio? tra i fornitori». A tal fine è stato costituito l?Albo dei valutatori sociali che mira a formare tra i soci figure specifiche in grado di affiancare e completare l?istruttoria economico-finanziaria svolta dagli operatori. Sono diventati, infine, ancor più ?sinergici? i rapporti con Etica sgr, la società di gestione del risparmio partecipata da Banca Etica al 37,4%: Luca Mattiazzi, già direttore di Etica sgr, è diventato infatti vicedirettore della banca.