Formazione

La Farnesina delle buone intenzioni

Tante lodevoli dichiarazioni d’intenti al Mae…

di Paolo Manzo

Tante lodevoli dichiarazioni d?intenti al Mae? ? ma a guardare i risultati di questi primi giorni – senz?altro d?assestamento, d?accordo – non sembra che il mondo delle ong italiane sia stato reso partecipe da chi ha potere decisionale al ministero degli Esteri. Già, perché fonti bene informate dall?interno della Farnesina ci fanno sapere che, per esempio, il ministro degli Esteri Massimo D?Alema avrebbe già commissionato un Libro bianco sulla cooperazione ad alcuni esperti del settore. Il nome che circola è quello di Marta Dassù, ex direttore del Cespi – Centro studi di politica internazionale), specialista di relazioni internazionali e politica estera italiana, editore di Aspenia e direttore dei Programmi politici dell?Aspen Institute in Italia. Notare che, dal 1998 al 2001, la Dassù era già stata consigliere in politica estera dell?allora presidente del Consiglio, tal D?Alema Massimo. Strano perché dovrebbero far testo le dichiarazioni del viceministro Patrizia Sentinelli, rese solo due settimane fa proprio a Vita («coinvolgerò senz?altro le ong e sentirò tutti») ma, soprattutto, sorge spontanea una domanda: se la delega per la cooperazione ce l?ha lei, perché il Libro bianco lo commissiona D?Alema? Altra sorpresa governativa sul tema: leggo su il manifesto di domenica 11 giugno che il senatore Giovanni Russo Spena (Prc) sta per presentare, di concerto con la Sentinelli, una nuova legge sulla cooperazione. Peccato che ce ne siano già dodici ricollegabili all?Unione giacenti in Parlamento. Un tredici di cui avremmo fatto a meno…


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