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“Il 5 per mille? Nessuna pregiudiziale”

Parla Paolo Cento, sottosegretario al Tesoro

di Redazione

Bacchettato da Prodi, come altri suoi colleghi, per la facilità di esternazioni (al premier non deve essere piaciuto l?invito alla decrescita), Paolo Cento sembra aver cambiato registro. Ora calibra con cura le parole e mantiene un basso profilo, senza fare marcia indietro sulle proposte politiche dei movimenti. Oggi in Italia, e domani in Europa con la Tobin Tax. «La grande sfida», dice, «è trovare un equilibrio tra le varie anime del centrosinistra. Un obiettivo tutt?altro che irraggiungibile». E&F: Onorevole Cento, resta da capire in quale direzione andare. L?auspicata coesione di punti di vista così diversi può portare alla paralisi dell?esecutivo? Paolo Cento: No, assolutamente. Anche se è evidente che nessuna delle parti potrà prevalere sull?altra altrimenti il giocattolo finisce per rompersi. E&F: Lei, fresco di nomina al Tesoro, ha subito incontrato i rappresentati della campagna Sbilanciamoci. Quali sono le proposte che porterà sul tavolo del ministro Padoa Schioppa? Cento: Deve tornare al centro del dibattito l?idea di finanza e di fisco etici. Bisogna definitivamente chiudere le porte alle banche armate e dare il via libera alla leva fiscale per modificare i consumi. E&F: Nella passata legislatura il deputato di Forza Italia, Vittorio Emanuele Falsitta si è battuto aspramente per dare un concreto corso al fisco etico. Ma è stato isolato. Toccherà anche a lei il ruolo di predicatore nel deserto? Cento: Se sono stato scelto come sottosegretario all?economia, con il mio passato politico e le mie campagne sociali alle spalle, significa che da parte del governo c?è un forte interesse per queste tematiche. E&F: Per fisco etico cosa intende? Tasse ad hoc per orientare i consumi o anche provvedimenti come il 5 per mille su cui Pecoraro Scanio ha espresso più di una perplessità? Cento: Si tratta di una norma approvata dal governo Berlusconi. Non c?è alcuna pregiudiziale: la valuteremo per il suo valore sociale e di gettito. Detto questo, occorre un passo in avanti, perché le donazioni non bastano. È il rapporto tra banche e finanza che deve cambiare, nel segno di una conversione della finanza ad uso civile senza commistioni con l?industria militare. E&F: Significa che potreste interrompere la sperimentazione del 5 mille? Cento: Ripeto, bisogna verificarne l?impatto sociale. Al momento non c?è ancora nulla allo studio.


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