Cultura

Nessun legame con il territorio e con i ragazzi

Per Fabrizio Cavalletti, responsabile Servizio civile della Caritas italiana, il crollo del numero dei progetti approvati al suo ente ha un colpevole ben preciso

di Daniele Biella

Per Fabrizio Cavalletti, responsabile Servizio civile della Caritas italiana, il crollo del numero dei progetti approvati al suo ente ha un colpevole ben preciso: la presenza dei service, gli ?enti contenitore?. Vita: Non le piacciono proprio i service? Fabrizio Cavalletti: Quello che spaventa è la distanza dei service dai giovani e dal territorio in cui operano. Per i primi il servizio è una forte esperienza educativa, per il territorio un?opportunità di crescita. Entrambi devono avere alle spalle enti che li supportino, non contenitori senza alcun legame. Vita: Qualcuno potrebbe pensare che la competizione vi spaventa… Cavalletti: La competizione esiste ed esisterà ancora, se non cambiano le cose. I service offrono un ottimo livello di progettazione in cambio di un compenso, la minaccia è quella di una deriva del servizio civile: dinamiche come quelle dei service, tipiche del mondo profit, hanno un orientamento professionalizzante che, seppur in parte positivo, stravolgerebbe i principi fondanti del servizio civile. Vita: Qual è invece la direzione da prendere? Cavalletti: Nelle consulte tra Ufficio nazionale ed enti, noi abbiamo fatto presente più volte quanto ho detto finora. Nessuna risposta, ma la no


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA