Politica
Globalizzazione: Padoa-Schioppa, ce n’è troppo poca
"Io penso che di globalizzazione non ce ne sia abbastanza, non che ce ne sia troppa". Lo ha affermato il ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa
di Paul Ricard
“Io penso che di globalizzazione non ce ne sia abbastanza, non che ce ne sia troppa”. Lo ha affermato il ministro dell’Economia Tommaso Padoa-Schioppa, intervenendo alla presentazione del libro “Mercato e disuguaglianza” del presidente di Banca Intesa, Giovanni Bazoli.
“Gran parte dei problemi e degli squilibri portati dalla globalizzazione – ha spiegato il ministro – derivano dal fatto che l’integrazione del mondo procede in campi come l’economia e lo scambio con uno scontro fra le culture, ma quella che manca e’ la capacita’ di governare la globalizzazione”. Secondo Padoa-Schioppa non e’ da temere la globalizzazione, bensi’ “l’anarchia della globalizzazione che ci deve inquietare moltissimo”.
“Per uscire dall’anarchia della globalizzazione – ha continuato – abbiamo estreme difficolta’ da superare perche’ i poteri costituiti non sono disponibili a farsi limitare e, anche se lo facessero, non sapremmo come scrivere la Costituzione del mondo. Basti pensare che facciamo fatica a scrivere quella europea”. Il ministro ha anche sottolineato che la globalizzazione “non e’ un fenomeno irreversibile” e che vi sono state epoche, come quella dell’Impero romano, “in cui il mondo era forse unito piu’ di oggi”, ma – ha continuato – “se c’e’ uno squilibrio troppo forte tra l’economia, la politica e la cultura, e manca l’elemento della politica, allora e’ ben possibile che gli altri due elementi regrediscano e questo non e’ un progresso”.
Infine Padoa-Schioppa ha affermato di non ritenere che “il benessere sia diminuito a causa della globalizzazione”. “Non e’ dimostrabile – ha concluso – che chi sta peggio oggi stia peggio di chi stava peggio cento anni fa”.
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