Politica

Commissione UE boccia le procedure di bilancio dello Stato italiano

E’ la diagnosi contenuta nel rapporto “Finanze pubbliche nell’Unione monetaria europea 2006” pubblicato dalla Direzione generale Affari economici e monetari

di Redazione

La Commissione europea punta il dito contro le procedure di bilancio usate dall’Italia fino ad oggi: Dpef, Relazione trimestrale di Cassa, ma anche Finanziaria 2006 e collegati. In pratica, la Ue coglie l?occasione di suggerire al Governo Prodi di fare uno sforzo nella direzione di una maggiore trasparenza della contabilità pubblica. Questo percorso ?non è stato abbastanza trasparente. E’ stato complesso? caratterizzato da ?regolari ritardi? nella presentazione della documentazione. Non solo. Il Dpef tende a ?sottostimare le spese?, i metodi per misurare l?entità della correzione della Finanziaria sono ?molto opachi? e in buona parte ?non in linea con il sistema contabile europeo, ESA 95?. Una situazione che ?impedisce il monitoraggio?. E? questa la diagnosi sull?Italia contenuta nel rapporto ?Finanze pubbliche nell?Unione monetaria europea 2006? pubblicato dalla Direzione generale Affari economici e monetari guidata dal commissario Joaquin Almunia. Bruxelles suggerisce la cura per il futuro: ?sarebbe utile – si legge nel testo – considerare dei metodi per accrescere l?efficienza del processo di bilancio e l?affidabilità delle autorità finanziarie?. Nel capitolo dedicato all?Italia l?esecutivo Ue passa in rassegna tutto il processo attraverso cui il paese definisce i propri conti pubblici dal Documento di programmazione economica e finanziaria, al Disegno di legge Finanziaria e ?collegati? vari, alla Relazione Trimestrale di Cassa che viene ?regolarmente presentata ben oltre le scadenze stabilite?. Le informazioni contenute nel bilancio, avverte l?esecutivo Ue ?non forniscono un quadro chiaro e completo delle finanze pubbliche italiane?. Inoltre, il bilancio ?nonostante venga presentato in termini di cassa e di competenza, non è in linea con il sistema contabile europeo, Esa95? visto che il processo ?non consente una traduzione immediata delle transazioni nei termini di Esa95?. In questa cornice, si legge nel rapporto, ?l?unico documento ufficiale del governo che presenta una valutazione delle implicazioni di bilancio della Finanziaria in linea con Esa95 è la ?seconda sezione? della Relazione previsionale e programmatica?. Un documento chiave quest?ultimo ma che ?nel 2005 – ricorda la Commissione Ue – è stato reso disponibile in considerevole ritardo?. Secondo Bruxelles, nonostante numerose riforme, il processo per formulare e monitorare il bilancio è caratterizzato da numerosi documenti che usano diversi metodi. Questa situazione, si sottolinea nel rapporto, ?come anche i ritardi nella presentazione? di alcuni documenti ?riduce la trasparenza del processo di bilancio e impedisce di monitorarne gli sviluppi?. In generale, ricorda la Commissione europea, dal 1999 nel Dpef i trend di bilancio sono previsti sulla base di uno scenario ?a legislazione invariata? che, a differenza dello scenario ?a politiche invariate? usato dalla Commissione europea nelle sue previsioni, ?tende a sottostimare le spese?.


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