Cultura

Internet: L’Istat fa il punto

Gli Internet Service Provider risultano essere 127 nel 2004

di Redazione

Gli Internet Service Provider risultano essere 127 nel 2004. A fare il punto sulle imprese che hanno dichiarato di svolgere in modo prevalente o secondario attivita’ di fornitura di accesso a Internet e’ l’Istat nella rilevazione annuale sulle imprese di telecomunicazioni. Queste imprese hanno un totale di 67.122 addetti e un fatturato complessivo di 23.384 milioni di euro quasi interamente prodotto dalle aziende di maggiori dimensioni. L’Istat rileva inoltre che il comparto degli Internet Service Provider (Isp), come quello della telefonia fissa e mobile, si caratterizza per una netta prevalenza numerica di imprese con meno di 100 addetti (90,6%) che presentano performance positive sia in termini di fatturato sia di investimenti per addetto. Inoltre, osserva l’Istat, poiche’ circa il 90 per cento delle imprese attive svolge l’attivita’ principale nei comparti quali la telefonia fissa e mobile, i servizi informatici, ecc., risulta piuttosto difficile isolare le caratteristiche economiche specifiche del settore. Difatti, le imprese con attivita’ prevalente nella fornitura di connessione ad Internet sono appena 13, occupano 1.350 addetti, con un fatturato pari a 567,1 milioni di euro e investimenti per 128,2 milioni di euro. I servizi di connessione offerti ad utenti finali sono costituiti da 5,3 milioni di utenze Internet gratuite e 4,6 milioni di utenze Internet a pagamento; di queste ultime, il 76,4 per cento e’ rappresentato da utenze residenziali e il 23,6 per cento da utenze affari. Complessivamente, la maggiore diffusione di utenze Internet si registra in Lombardia (1,9 milioni) e nel Lazio (1,1 milioni); seguono Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte. Dal punto di vista della modalita’ di trasmissione, la velocita’ di download piu’ frequente e’ quella fino a 399 Kbit/s (con 5,6 milioni di utenze attive) ma stanno crescendo rapidamente le utenze Internet con velocita’ di download da 400 Kbit/s a 1,99 Mbit/s (3,9 milioni), come pure quelle superiori a 2 Mbit/s che, tuttavia, rimangono ancora limitate (447 mila). Rispetto alla velocita’ di upload e’ ancora la modalita’ piu’ bassa, quella fino a 255 Kbit/s, a risultare la piu’ frequente con 5,9 milioni di utenze. Anche in questo caso, stanno aumentando in misura consistente le modalita’ ”piu’ veloci” (rispettivamente 3,6 milioni le utenze con velocità di upload da 256 a 511 Kbit/s e 453 mila quelle con velocita’ superiore a 512 Kbit/s). Quanto alla gamma dei servizi offerti dalle imprese Internet Service Provider, rileva l’Istat, e’ piuttosto ampia e la loro importanza relativa e’ soggetta a rapide modifiche in relazione all’evolversi e al diffondersi della tecnologia. Nel 2004, i servizi maggiormente offerti sono rappresentati dalla fornitura dei servizi di posta elettronica (96,1 per cento delle imprese ISP), registrazione di dominio (93,7 per cento), hosting (89,8 per cento), vendita di prodotti software o hardware (79,5 per cento), sviluppo di pagine web (78,0 per cento), housing (77,2 per cento), network security (66,9 per cento) e soluzioni e-commerce (55,1 per cento). La struttura dei ricavi delle imprese che forniscono interconnessione risente del fatto che tale fornitura rappresenta, nella maggior parte dei casi, una attivita’ secondaria per l’impresa. Appena il 18,1 per cento dei ricavi deriva dall’attivita’ di connessione a Internet e sono attribuibili in prevalenza alla vendita o rivendita di hardware o software, alla vendita di servizi di housing, hosting, ed alla fornitura di servizi di accesso ADSL.

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