Mondo

Costalli in Montenegro incontra la comunità cattolica locale

Per il presidente di Mcl "occorre un vero risveglio delle coscienze e della consapevolezza di essere cittadini attivi e la Chiesa cattolica può avere un ruolo molto importante"

di Paolo Manzo

A dieci giorni dal Referendum che ha sancito il ?divorzio? dalla Serbia, il Presidente Nazionale del Movimento Cristiano Lavoratori, Carlo Costalli, si è recato in visita in Montenegro per incontrare la piccola, ma molto attiva, comunità cattolica montenegrina, guidata dal Vescovo Monsignor Ivo Gugic, nelle città di Kotor e Cetinje (antico capoluogo). E? ancora viva nel Paese la soddisfazione per la vittoria degli ?indipendentisti? che cancella una convivenza, a volte forzata, con la Serbia, e avvicina il Montenegro all?Europa. ?La Regione dei Balcani può avere un futuro normale solo se si risveglia la società civile ? ha affermato al suo rientro in Italia Costalli ?, a partire da quelle persone che sono rimaste troppo tempo a guardare: devono diventare protagoniste conducendo la battaglia anche con il loro diritto di voto, perché nei Balcani, troppo spesso, una minoranza ha compiuto scelte al posto di una maggioranza addormentata. Occorre un vero risveglio delle coscienze e della consapevolezza di essere cittadini attivi e la Chiesa cattolica può avere un ruolo molto importante?. ?Per l?indipendenza del Montenegro adesso esultano anche in Kossovo e Vojvodina ? ha commentato Costalli – ; è tempo che i governanti di Belgrado si domandino perché nessuno voglia stare insieme a questo tipo di Serbia ed accelerino tutte le riforme richieste da Bruxelles?.


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