Salute

Aids: Cari ministri…

Lettera aperta dell'Osservatorio italiano sull’azione globale contro l’Aids in vista dell'appuntamento clou delle Nazioni Unite a New York il 31 maggio 2006

di Joshua Massarenti

Il prossimo 31 maggio a New York l?Assemblea Generale delle Nazioni Unite si riunirà in sessione speciale per fare il punto circa la diffusione dell?AIDS nel mondo a cinque anni di distanza dell’annuncio del Millenium Development Goal e per definire le politiche in grado di rafforzare e rendere più efficace la lotta globale alla pandemia.

In vista di questa appuntamento cruciale e alla luce della nascita del nuovo governo, Vita propone la lettera aperta firmata dall’Osservatorio italiano sull’azione globale contro l’Aids, Una rete di 23 Ong italiane e internazionali impegnate nella lotta all’AIDS e nella lotta contro la povertà attraverso l’attivazione di processi di sviluppo e di interventi umanitari. L’appello è rivolto al Ministro degli esteri, Massimo D’Alema, al Ministro della Salute, Livia Turco e al Ministro dell?Economia, Tommaso Padoa Schioppa

Gentili Ministri,

il prossimo 31 maggio a New York l?Assemblea Generale dell?ONU si riunirà in sessione speciale per fare il punto circa la diffusione dell?AIDS nel mondo e per definire le politiche in grado di rafforzare e rendere più efficace la lotta globale alla pandemia.

L?Osservatorio Italiano sull?Azione Globale contro l?AIDS, i cui membri svolgono più di 80 progetti di lotta all?AIDS in 27 Paesi in via di Sviluppo, considera che tre siano gli elementi chiave su cui chiedere l?impegno dei membri dell?ONU, a partire dal nostro Paese: la certezza dei finanziamenti per garantire la prevenzione e le cure, il rafforzamento dei sistemi sanitari locali che tali cure debbono erogare, la valorizzazione della società civile impegnata nella lotta, specie quella costituita dalle associazioni di persone che vivono con l?HIV/AIDS.

?Arrestare e invertire la diffusione dell?AIDS entro il 2015? è il sesto Obiettivo del Millennio, sottoscritto da tutti i Paesi nell?ambito delle Nazioni Unite. Il ruolo trainante che l?Italia ha avuto nel perseguire questo Obiettivo si è concretizzato nei rilevanti contributi a Organismi internazionali quali l?OMS e il Fondo Globale per la Lotta all?AIDS, Tubercolosi e Malaria; questi ultimi tuttavia sono stati versati con seri ritardi e in modo parziale. Ciò ha messo e mette a repentaglio la capacità del Fondo di svolgere il proprio importante ruolo nella lotta alla pandemia ed è indispensabile che non avvenga più.

Al fine di prevenire il ripetersi di una tale discontinuità (da parte dell?Italia come pure di altri Paesi) – che incide direttamente sulla possibilità dei malati del Sud del mondo di ricevere le cure adeguate cui hanno diritto – consideriamo essenziale che a livello internazionale si crei e si adotti un meccanismo che renda i contributi finanziari alla lotta all?AIDS obbligatori e certi nel tempo. Senza di esso sarà impossibile realizzare l?ambizioso obiettivo dell?Accesso Universale alla Terapia entro il 2010.
Il rafforzamento dei sistemi e delle reti sanitarie nei Paesi in via di Sviluppo è una ?conditio sine qua non? per il corretto ed efficace svolgimento delle cure. Ciò è del tutto ovvio.

Consideriamo inoltre essenziale che le istituzioni nazionali e internazionali riconoscano la centralità della società civile e delle persone sieropositive, con le quali svolgere un?azione comune per la tutela dei diritti umani e in particolare dei diritti delle donne, le più colpite dalla pandemia, per favorire le scelte politiche e le strategie sanitarie centrate sul tema dell?AIDS.
Sinceramente ci auguriamo che, nella nostra attività di monitoraggio sul rapporto tra impegni assunti dalle istituzioni e promesse effettivamente mantenute, possiamo riscontrare il massimo della coerenza.
RingraziandoLa per la cortese attenzione e augurandoLe buon lavoro, La preghiamo di gradire i sensi della nostra più alta stima.

Per info, vai sul sito dell’Osservatorio

Per l’appuntamento del 31 maggio, vai su Unaids

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