Politica

D’Alema: su Hamas Italia non romperà il fronte europeo

Così il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Massimo D'Alema nell'intervista rilasciata al quotidiano israeliano 'Ma'ariv' di cui oggi è stata pubblicata la versione integrale

di Paolo Manzo

”L’Italia non rompera’ il fronte europeo nei confronti di Hamas”. A dichiararlo e’ il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Massimo D’Alema nell’intervista rilasciata al quotidiano israeliano ‘Ma’ariv’ di cui oggi e’ stata pubblicata la versione integrale, dopo l’anticipazione di due giorni fa. ”Il governo israeliano – si legge – ha preso delle decisioni in questi ultimi giorni che io considero positive. Da un lato non possiamo cedere ad un Governo che, seppure eletto democraticamente, non e’ disposto a riconoscere l’esistenza dello stato di Israele e non ripudia in modo chiaro la violenza ed il terrorismo, e pertanto non puo’ essere da noi considerato come un partner per i negoziati. Dall’altro, l’isolamento del Governo palestinese deve essere accompagnato dal mantenimento del dialogo con il presidente Mahmoud Abbas e da attivita’ internazionali volte ad impedire una crisi umanitaria nell’Autorita’ palestinese, cosa che potrebbe portare ad un aumento dell’estremismo”. Commentando quanto sta avvenendo sulla scena politica israeliana nell’intervista al corrispondente da Roma Menachem Ganz, D’Alema afferma quindi che ”attualmente esiste la possibilita’ di promuovere la pace. In israele c’e’ un governo di centro-sinistra che appare stabile, con uno sguardo verso una pace giusta, basata su due popoli, due stati, due democrazie. Questa- afferma – e’ una formula che io accetto volentieri”. Sul tema dell’antisemitismo e dell’antisionismo, che nell’intervista D’Alema condanna fermamente, il ministro sottolinea la necessita’ di non confondere il dibattito politico con l’antisionismo. ”Per esempio – afferma, parlando del piano di convergenza del premier Ehud Olmert – se io affermo che una manovra unilaterale da parte di Israele non si dimostrera’ utile, non sono un antisemita. Al contrario, si tratta di una posizione che esprimo come amico di Israele. Il fatto che ora esista un governo che non puo’ fungere da partner nei negoziati con Israele non deve incoraggiare una politica unilaterale. La pace potra’ arrivare solo attraverso il dialogo e dobbiamo essere pazienti fino a quando giungera’ il momento in cui sara’ possibile condurre delle trattative. Contemporaneamente, non dobbiamo compiere passi dai quali non si potra’ tornare indietro. Se Israele pensa di stabilire i confini in base alle proprie esigenze con un piano irreversibile- questo non funzionera”’. D’Alema, che nell’intervista cita l’accordo di Ginevra come bozza in grado di condurre all’auspicata pace, dice di aspettarsi di incontrare Ehud Olmert a Roma. ”E’ estremamente importante che il primo ministro Ehud Olmert includa Roma nella serie dei suoi incontri in Europa”, conclude.


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