Salute

In & out, il privato che aiuta i deboli

Aids-carcere. Al via un progetto pilota / La casa farmaceutica Boehringer sperimenta in Italia un modello anti Hiv che il mondo vuole imitare

di Joshua Massarenti

In & Out. Dentro e fuori. Perché l?Aids non ha frontiere. E perché il carcere, luogo di emarginazione per eccellenza, rimane comunque uno spazio sociale di transizione. Da questa considerazione, la casa farmaceutica Boehringer Ingelheim ha tratto le dovute conseguenze, formalizzate nel 2004 con un progetto pilota sulla prevenzione dell?Aids in carcere. Il titolo dell?iniziativa, In & out – Hiv e carcere: far emergere il sommerso, riassume con notevole efficacia un fenomeno allarmante che non si limita al carcere. «La conoscenza della malattia tra i cittadini è preoccupante», spiega Anna Massoni, marketing manager presso la Boehringer Ingelheim. «Nelle carceri, poi, è ancora peggio. Le violenze sessuali sono all?ordine del giorno ma pochi vogliono fare il test perché se lo fanno, la loro omosessualità rischia di uscire allo scoperto, il che è inammissibile nel codice etico dei carcerati». Per questo la Boehringer, in collaborazione con la Simspe – Società italiana di medicina e sanità penitenziaria onlus e sotto il patrocinio del ministero di Giustizia, ha voluto incrementare il numero degli accessi al test Hiv (e ad altri) nelle carceri. Quattro i centri penitenziari coinvolti nel progetto: Regina Coeli (Roma), San Vittore (Milano), Mammagialla (Viterbo) e l?Istituto penitenziario di Bari. La formazione di educatori alla pari, cioè quei carcerati impegnati in attività di counselling agli altri detenuti, si è rivelata determinante e, per certi versi, rivoluzionaria. Dopo tre anni di attività, a Regina Coeli i test per l?Hiv sono cresciuti del 70% mentre a Milano l?incremento è stato del 40. «Questo nonostante iter burocratici lunghissimi e dipendenti assai poco motivati a svolgere attività di volontariato», precisa la Massoni. «Ma siamo pronti a estendere al più presto il progetto in tutto il paese». Nell?attesa che ciò avvenga, il progetto pilota della Boehringer Ingelheim verrà presentato al congresso mondiale sull?Aids, in programma il prossimo agosto in Canada. E non è davvero una cosa di poco conto.


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