Famiglia
Prodi II sociale a go-go
Una miriade di poltrone, con deleghe precise ma parcellizzate. Il nuovo esecutivo lascia poche aree senza presidi. Anzi mette doppi presidi su questioni delicate. Che possono provocare divisioni, co
Chi sono, che storia hanno e cosa vogliono fare i nuovi esponenti dell?arcipelago del volontariato e del non profit appena entrati al governo? I lettori di Vita già hanno avuto modo di conoscere, con il ritratto-intervista concesso a questo giornale sullo scorso numero, il neoministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero, titolare di un dicastero le cui parole (Solidarietà sociale) segnano un ritorno all?antico (per cinque anni regno di Bobo Maroni e, nella fattispecie, di Grazia Sestini, che aveva la delega al sociale) e insieme indicano una strada nuova, quella di un approccio forte ai temi sociali (droga e immigrazione su tutti, ma anche anziani e non autosufficienti). E il servizio civile? Per un ministro che ha fatto l?obiettore di coscienza (svolse il servizio civile presso il centro ecumenico di Agape in quanto, oltre a essere stato operaio e cassintegrato Fiat, è anche di fede valdese) non sarà difficile prendere presto contatto con i problemi di questo mondo – come di altri più propriamente ?di settore? ? e occuparsene a tempo pieno.
Dallo ?spacchettamento? del ministero del Welfare, che tante polemiche ha fatto nascere non solo dentro i ministeri, ma anche tra i sindacati e le associazioni (oltre che sulla solidarietà sociale, anche sulla previdenza sociale , in un primo momento erroneamente attribuita a Ferrero e che in realtà verrà data in delega al neoministro del Lavoro Cesare Damiano dei Ds), nasce anche il ministro della Famiglia. Rosy Bindi (Margherita) è stata nominata ministro ?senza portafoglio? ma con il compito di ricucire e dare coerenza ai vari interventi in tema di sostegno alla famiglia, adozioni e anziani. La Cei (e Avvenire) prima hanno salutato con soddisfazione la nascita del dicastero, ma dopo le aperture della ministra sullo scottante tema dei riconoscimenti giuridici delle coppie di fatto si sono immediatamente fatti più freddi.
La proliferazione di ministeri non ha preoccupato il Forum delle famiglie che ha accolto con ?soddisfazione? la creazione del nuovo dicastero, fisicamente per ora ancora senza sede (Ferrero invece si è già insediato in via Fornovo mentre Damiano ha preso possesso del cuore storico del ministero, quello di via Veneto) oltre che senza deleghe particolari, ma già rinforzato da un sottosegretario, la diessina Chiara Acciarini.
Senatrice, già capogruppo dell?Ulivo nella commissione Pubblica istruzione della scorsa legislatura, da sempre in tandem con la Bindi, la Acciarini è esponente della sinistra del partito e finora si è più che altro occupata di istruzione (iniziale ministero di destinazione della Bindi, dove invece è finito il cattolicissimo ruinian-rutelliano Giuseppe Fioroni, medico e uomo forte del suo partito), contestando apertamente la riforma Moratti.
Sport e commerci
I due vice di Ferrero saranno da un lato una figura molto familiare al mondo del non profit, Cristina De Luca, che si occuperà di servizio civile e forse di volontariato, ex dirigente dell?Agesci, toscana e fino a ieri responsabile non profit e volontariato dentro i Dl. Dall?altro Cecilia (detta Franca) Donaggio, esponente dell?area riformista della Cgil e neodeputata già dimissionaria (come Ferrero, per il divieto di cumulo). Al Lavoro troviamo Rosa Rinaldi, già vicepresidente della Provincia di Roma, esponente del Prc, che si era fatta notare per la sua spiccata sensibilità e attenzione verso l?Africa.
Altra costola del welfare, le politiche giovanili attengono al neonato ministero guidato dalla diessina di sinistra Giovanna Melandri (Politiche giovanili e sociali, sommate allo Sport), scelta sulla quale le Acli hanno manifesto il loro apprezzamento e i cui sottosegretari sono il diessino (anche lui radical) Giovanni Lolli, che seguirà lo Sport, e il leghista di complemento Elidio De Paoli, digiuno di tutto, a partire dallo sport.
Sulle questioni legate al commercio equo solidale, il referente naturale sarà Emma Bonino, che ha la delega al commercio internazionale. La Focsiv ha accolto la
nomina del ministro Bonino chiedendo di «moltiplicare gli sforzi perché i negoziati di Doha vengano portati a conclusione nel rispetto dei bisogni dei paesi più poveri».
Una donna, a lungo punto di riferimento del terzo settore in qualità di ex ministro ulivista alle Politiche sociali, siede anche sulla poltrona di un ministero che coinvolge decine di migliaia di volontari e di associazioni: Livia Turco (Ds) alla Salute.
Altro dicastero al centro dell?area d?attività di molte associazioni è l?Ambiente guidato da Alfonso Pecoraro Scanio (Verdi), mentre un punto certo di riferimento per tutti quelli che si occupano di carcere sarà il nuovo sottosegretario agli Interni (dicastero guidato da Giuliano Amato) Luigi Manconi, oggi in quota Ds e ieri storico portavoce dei Verdi, ma non va sottovalutato il ruolo che svolgerà Graziella Lucidi, ex deputata diessina in quota Cristiano-sociali, con delega all?immigrazione, o almeno a una parte di essa (probabilmente l?aspetto sicurezza e quindi gli scottanti Cpt), visto che di immigrazione si occuperà anche Ferrero.
Tra i sottosegretari anche l?ex presidente dell?ong italiana Movimondo, Donato Di Santo, diessino, neo sottosegretario agli Esteri con delega all?America Latina. E sembra proprio che più che sul ministro degli Esteri, Massimo D?Alema, probabilmente molto assorbito anche dal ruolo di vicepremier, le ong che si occupano di cooperazione internazionale faranno perno sul viceministro alla cooperazione Patrizia Sentinelli (Prc), romana e legata a filo doppio con ong e movimenti.
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