Mondo

Iraq: la Cia nel territorio curdo

Lo sostiene il Washington Times. La decisione e' stata presa per capire le intenzioni dei ribelli in caso di attacco.

di Redazione

La Cia rafforza la sua presenza nel nord dell’Iraq, in territorio curdo, in vista di un possibile attacco e di un cambio di regime a Baghdad. Secondo quanto scrive oggi il ”Washington Times”, lunedi’ scorso, l’agenzia di intelligence americana ha aperto una stazione nel territorio controllato dall’Unione patriottica del Kurdistan (Upk) e un’altra nella zona sotto il controllo del Partito democratico del Kurdistan (Pdk). L’apertura dei due uffici segna il ritorno della Cia in modo permanente nella regione per la prima volta dal 1996, quando falli’ un golpe sponsorizzato dall’intelligence americana per rovesciare Saddam Hussein. Uno dei compiti degli agenti della Cia in territorio curdo sara’ quello di ‘esaminare’ i disertori del regime che volessero passare dalla parte americana, contribuendo a eventuali tentativi di destituire il raiss di Baghdad. ”Buona parte della politica americana si sta concentrando a favorire un cambio interno in Iraq, in modo da evitare una guerra – ha detto un consulente per la sicurezza – A questo scopo, l’amministrazione sta cercando di far capire agli ufficiali iracheni che non hanno nulla da perdere e tutto da guadagnare se agiranno contro Saddam”.


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