Famiglia

Infanzia, le associazioni criticano i ministeri

Il Coordinamento per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza è preoccupato per la mancanza di adeguato coordinamento nella programmazione delle politiche per l'infanzia

di Redazione

Le associazioni che aderiscono al Coordinamento Per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, il PIDIDA – A.Ge. Associazione Genitori, Amnesty International Sezione italiana, Arciragazzi, Associazione KIM, Associazione Nessun Luogo è Lontano, Associazione Osservatorio sui Minori, CISMAI, ECPAT Italia, Save the children Italia, UNICEF Italia, VIS Volontariato internazionale per lo Sviluppo – esprimono l’auspicio che le competenze in materia di infanzia e adolescenza vengano ricondotte ad un unico dicastero.

In particolare, ricordando gli impegni sottoscritti dallo Stato italiano con la ratifica della Convenzione sui diritti dell’infanzia e nel documento approvato dalla Sessione speciale dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sull’infanzia, queste Associazioni esprimono viva preoccupazione per la mancanza di adeguato coordinamento nella programmazione e nella attuazione delle politiche a favore dell’infanzia, tra i diversi Ministeri e tra lo Stato centrale e le Regioni. Preoccupazione che era stata espressa già nel 2003 dal Comitato ONU sui diritti dell’infanzia nelle sue Osservazioni conclusive indirizzate all’Italia.

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