Politica

Pier Paolo Baretta: «Legge 30, credo alla svolta di Epifani»

Amnistia e Biagi, prove d’unione/ Quali saranno le proposte che la Cisl fara a Prodi e quale sarà il futuro della Legge Biagi?

di Paolo Manzo

«Sulla Biagi ho molto apprezzato Veltroni e sono d?accordo con Epifani». E ancora: «Niente sconti sulla legge 30». Pier Paolo Baretta, designato due mesi fa segretario generale aggiunto della Cisl dopo l?uscita di scena di Pezzotta, ha nelle sue radici – quelle dell?associazionismo cattolico e del sindacalismo veneto – la vocazione naturale al dialogo e allo smussare gli angoli. Ma anche la capacità di parlar chiaro, qualità obbligatoria per uno che, negli anni 80, ha seguito in prima persona tutti i difficili processi di ristrutturazione della Fiat. Per capire quali saranno le proposte che la Cisl farà a Prodi & co e quale sarà il futuro della Biagi, Vita lo ha intervistato. Vita: Cosa proporrete al governo entrante sulla Biagi? Pier Paolo Baretta: La legge è intervenuta in un mercato già molto flessibile, in cui ha contribuito a portare trasparenza e un po? d?ordine. Al contempo l?esperienza di questi primi anni ha dimostrato che ci sono correzioni da fare. Bisogna completarla, correggerla e riformarla. Vita: Nel merito? Baretta: Un imprenditore non ha bisogno di 25 tipologie contrattuali come avviene oggi, gliene bastano 3 o 4 con cui gestire la flessibilità, tutto il resto è un rischio speculativo che va eliminato. Poi bisogna finanziare gli ammortizzatori sociali, in sospeso dai tempi del Patto per l?Italia. Terza cosa, lo Statuto dei lavori: serve un nuovo equilibrio di tutele, generali, garantite di base per tutti (tutela in caso di malattia, tutela delle ferie?), che qualifichino la dignità del lavoro. Quarto, i contributi previdenziali: oggi variano tra il 17% e il 32%, ma il primo è poco mentre il secondo è troppo. Vita: Ma come mettere d?accordo le parti e il governo? Baretta: Prima serve un tavolo diretto tra imprenditori e sindacati. Chi meglio di loro conosce le reali necessità di impresa e lavoratore? Questo tavolo predispone una serie di correzioni che saranno la traccia del legislatore per le modifiche della legge necessarie. C?è quindi bisogno di un negoziato con le controparti che s?inserisca in un percorso triangolare col governo, il cui esito deve essere una riforma della legge. Vita: Come valuta l?intervento di Veltroni che ha definito la Biagi la via giusta? Baretta: Coraggioso e apprezzabile, ma il vero problema che solleva non è tanto su un aspetto di una legge quanto il tema complessivo che riguarda la gestione di un mercato del lavoro che ha sacrificato tutele e diritti. Vita: E che effetto le hanno fatto le aperture della Cgil? Baretta: Positivo, perché più ci si avvicina al momento in cui bisogna assumersi responsabilità, più sembra prevalere il pragmatico dal punto di vista gestionale. Vita: Quindi i tre sindacati andranno insieme? Baretta: Sarebbe necessario.


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