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Iraq: Times, 11 mln di dollari per Sgrena e le due “Simone”
Il governo italiano pago' 11 milioni di dollari per ottenere la liberazione di Giuliana Sgrena e, prima, di Simona Pari e Simona Torretta. Lo afferma il quotidiano britannico 'The Times'
di Paul Ricard
Il governo italiano pago’ 11 milioni di dollari per ottenere la liberazione di Giuliana Sgrena e, prima, di Simona Pari e Simona Torretta. Lo afferma il quotidiano britannico ‘The Times’ che ha esaminato documenti da cui si evince che per il rilascio della due cooperanti, nel settembre del 2004, furono pagati cinque milioni di dollari, mentre per quello della giornalista del ‘Manifesto’, nel marzo del 2005, furono versati sei milioni di dollari.
L’Italia, afferma il ‘Times’, non e’ stata l’unica a pagare per ottenere la liberazione di ostaggi rapiti in Iraq. Anche Francia e Germania, secondo le fonti consultate dal quotidiano, hanno versato alla guerriglia cifre comprese tra gli 8 e i 25 milioni di dollari, mentre Londra non ha dato neppure un centesimo per i due britannici, Kenneth Bigley e Margaret Hassan, il cui assassinio e’ stato documentato da un video girato dai miliziani nel novembre del 2004. Si calcola che dal 2003 siano stati rapiti in Iraq piu’ di 250 stranieri: 135 sono stati rilasciati, 44 sono stati uccisi, tre sono riusciti a fuggire, sei sono stati liberati dalle forze di sicurezza e degli altri non si hanno piu’ notizie. Stando ai documenti consultati dal ‘Times’, il governo di Parigi ha pagato 10 milioni di dollari per la liberazione di Florence Aubenas, la giornalista tenuta in ostaggio per 157 giorni, e 15 milioni per quella di Christian Chesnot e Georges Mabrunot. La Germania ha invece pagato tre milioni di dollari per il rilascio di Susanne Ostloff, rapita il 25 novembre del 2005 e rimasta per tre settimane nelle mani dei sequestratori, e 5 milioni per Rene Braunlich e Thomas Nitzchke, rimasti in ostaggio per poco meno di cinque mesi.
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