Non profit

Siria: governo minaccia espulsione profughi politici

Appello dell' Associazione per i Popoli Minacciati.

di Redazione

L’Associazione per i Popoli Minacciati (APM) è particolarmente preoccupata per la sorte di sette profughi politici di origine arabo-iraniana che da diverso tempo si erano rifugiati in Siria dove sono stati ora arrestati. In quanto membri politicamente attivi della popolazione araba della regione del Khuzestan (Sudovest dell’Iran sul Golfo persico) e riconosciute come profughe dall’organizzazione per i profughi dell’Onu (ACNUR) queste sette persone rischierebbero in Iran la tortura o la pena di morte. L’APM Internazionale si è rivolta con una lettera indirizzata a 18 capi di stato arabi e ai maggiori mezzi di informazione del mondo arabo chiedendo loro di intercedere presso il presidente siriano Bashar al Assad affinchè questi prigionieri politici vengano liberati. Le persecuzioni del regime siriano di Kurdi e recentemente di Cristiani Assiro-Caldei sembrano essersi ora estese anche ai profughi provenienti dall’Iran. Il regime siriano sembra così rinunciare alla sua politica di solidarietà con i profughi provenienti dall’Iran a favore di una politica di collaborazione con l’attuale presidente Mahmud Ahmadinejad. La popolazione del Khuzestan, che conta almeno 2 milioni di persone, appartiene alla locale popolazione di maggioranza araba che da anni subisce le discriminazioni e persecuzioni della Repubblica Islamica dell’Iran che tenta con ogni mezzo di scacciarli dalla loro terra. I segeunti profughi politici ora rischiano il rimpatrio forzato in Iran: – Jamal Abidi, 32 anni, arrestato a Damasco – Mansour Sawari, 34 anni, arrestato a Damasco – Isa Alà½asin 30 anni, arrestato a Damasco – Ahmed Abdaljabar, 20 anni, arrestato a Damasco – Faleh Abdallah Almansouri, arrestato a Damasco, cittadino olandese – Rasoul Mazraah, arrestato a Damasco – Taher Mazraah, arrestato a Damasco. Il profugo Said Odeh Saki è già  stato deportato dalla Siria e di lui è stata persa ogni traccia.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.