Volontariato

Quirinale, la lezione di Azeglio: l’Italia minore è quella migliore

Breve antologia dei discorsi di Carlo Azeglio Ciampi nelle 105 province italiane. Volontariato, terzo settore e un’informazione diversa. Una lezione da non scordare e da mandare a memoria

di Riccardo Bonacina

Nel suo settennato, il presidente Carlo Azeglio Ciampi ha visitato l?Italia in tutta la sua orizzontalità organizzando visite e incontri in tutte le 105 province italiane. Come lui stesso ha detto: «Nei calendari delle mie visite ci sono sempre due appuntamenti fissi: quello con i rappresentanti istituzionali e quello con le realtà del terzo settore». In questi giorni, come nostro personale gesto di gratitudine, siamo andati a rileggerci molti dei discorsi fatti dal presidente in quelle visite. Ne esce un grande e inedito libro sull?Italia come è e non come è rappresentata dai media e dalla politica. Chi prenderà il suo posto riparta da queste pagine. Servizio civile «Il servizio civile diventa ora più importante. Prima era una sorta di scelta quasi obbligata; ora diventa una scelta libera. Ed è importante soprattutto sottolinearne l?aspetto formativo, cosa vuole dire per un giovane fare per un anno un servizio in comunione con altri e dedicato al prossimo. È proprio questo il dato fondamentale del servizio civile: la sua importanza formativa per i giovani». «Viviamo in una società cosiddetta ?opulenta? che deve essere consapevole dei doveri della solidarietà. L?Italia è cambiata, non c?è più la famiglia patriarcale e ne derivano problemi come l?insufficiente assistenza casalinga ai malati, o la solitudine degli anziani, o il disagio giovanile. A questi problemi lo Stato sociale o assistenziale, per quanti progressi siano stati fatti in questa direzione, non può offrire risposte compiute. Occorre l?apporto che la società civile può dare col servizio di volontariato che nel nostro paese, in questi anni, ha assunto dimensioni notevoli, fra le più elevate nell?ambito di tutti i paesi europei. Oggi, i giovani possono servire la patria anche militando come volontari in uno dei tanti settori del servizio civile. Questo è nell?interesse della società, per il bene soprattutto dei più deboli. È un servizio al paese, ma soprattutto si può vivere un periodo di formazione che può risultare determinante per tutta la propria vita». Terzo settore «Il terzo settore è un settore che ha fatto un salto qualitativo e quantitativo enorme dal dopoguerra ad oggi. Oggi non ricoprite più una funzione marginale, ma primaria sia nella vita sociale che in quella politica ed economica. La vostra è una presenza a tutto campo, in ogni settore dell?attività umana. La vostra presenza diffusa ricopre un duplice funzione. Una funzione oggettiva: siete una presenza a tutto campo, in ogni settore dell?attività umana. E una funzione soggettiva: siete una grande agenzia di educazione e formazione. Perciò la vostra attività è una questione di carattere nazionale, non siete più un fatto aggiuntivo, ma essenziale alla vita del paese. Perciò vi rivolgo due inviti. Il primo, a restare autonomi, a conservare la vostra autonomia rifiutando i legami con il sistema politico e partitico. Il secondo, a utilizzare le vostre risorse e quelle che vi vengono affidate con il migliore frutto economico. Non abbiate paura a confrontarvi con i criteri tecnico- manageriali. Per voi, proprio perché enti senza fine di lucro, il criterio economico è un dovere morale in più». «Il volontariato è guardato con ammirazione perché risponde al bisogno naturale e diffuso di comunità. E comunità richiama il concetto di fiducia: fiducia dei singoli cittadini nei confronti degli altri cittadini; fiducia dei cittadini verso le istituzioni, verso la comunità; fiducia di ciascuno nel proprio futuro, nel proprio progetto di vita individuale e collettiva. C?è una domanda che arriva sempre più forte dalla gente: superare le fratture orizzontali che ostacolano la collaborazione fra cittadini; superare la contrapposizione verticale tra cittadini e istituzioni. In una parola, occorre avere fiducia in noi stessi, nell?operare collettivo». Informazione «I cittadini chiedono sempre più di aver informazioni sui modelli e comportamenti positivi, di impegno sociale, di nobiltà d?animo, di dedizione al prossimo, di sentimenti, stanchi di un bombardamento continuo di negatività, di immagini che suscitano preoccupazione e ansia. Se si vuole raccontare l?Italia bisogna raccontarla com?è nel suo insieme. I personaggi e esempi positivi che – è il caso di dire – non esistono solo nelle favole, ma nell?Italia concreta in cui viviamo, e troppo spesso non fanno notizia. Informare sulla ricchezza di umanità che esiste nella società è importante quanto denunciare i problemi i disagi.


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